Danneggiati nella notte i gabbiotti dei bagnini, distrutti ombrelloni, lettini e anche le sedie-job utilizzate dai disabili per fare il bagno. L’assessore Zevi ha chiesto di inserire l’argomento nel prossimo Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica

Ostia (Rm) – Le spiagge libere di Ostia Ponente di nuovo preda dei vandali che, nel corso delle loro incursioni, la notte di venerdì 13 giugno hanno preso di mira i gabbiotti dei bagnini, forzando i lucchetti e abbattendoli.

Ma la furia degli hooligans non si è fermata e così sono stati distrutti lettini, attrezzi, ombrelloni e anche le sedie-job che servono alle persone con disabilità per fare il bagno. 

La denuncia dell’assessore Tobia Zevi

L’assessore capitolino al patrimonio e politiche abitative, Tobia Zevi, dopo essersi recato sul posto e aver constatato la devastazione, ha dichiarato: “Sulle spiagge di Ostia Ponente per denunciare un fatto gravissimo. Ancora una volta, questa notte, qualcuno portato distruzione. Accade da diversi giorni. Distrutte le attrezzature e i pattini per il salvataggio, tutto ciò che serve a rendere accessibile e sicura la spiaggia. Un gesto che reputo vile e vergognoso. Io non so se ci siano interessi dietro, ma lo vogliamo scoprire. E ho personalmente scritto al Prefetto di Roma chiedendo di inserire questo argomento nel prossimo Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica”. Nei giorni scorsi, si erano verificati episodi analoghi sempre ai danni delle spiagge libere di Ponente.

L’impegno del Campidoglio 

“Ma ci tengo a fare un appello alle romane e ai romani: questo è un bene prezioso, inestimabile, da proteggere. Proprio (ieri, ndr) – spiega l’assessore - abbiamo presentato in Campidoglio l’Estate Romana, un ricco programma di eventi che avrà una sua componente fondamentale proprio qui, sulle spiagge libere di Ostia Ponente. Dove, lo ricordo, non ci siamo voluti arrendere all’abbandono: abbiamo riportato servizi essenziali, e oggi rilanciamo anche con eventi coraggiosi e creativi. Non lasciamoci portare via tutto questo da pochi che vogliono vandalizzare o, peggio, che vogliono impedire che ci possa essere una gestione pubblica del litorale sana e giusta” conclude.