“E’ la risposta a chi da mesi accusa l’Osservatorio di essere ‘pericoloso’ per l’immagine di Ostia: abbiamo un problema che va affrontato unendo la cittadinanza. Oggi valuteremo il da farsi attorno a un tavolo per tutti quelli che vorranno esserci e lavorare per ribadire che lotteremo affinchè Ostia appartenga ai suoi cittadini”

Ostia (Rm) – “Svegliarsi con il suono delle bombe, i vetri in frantumi le auto distrutte, è un qualcosa che credevamo di esserci lasciati alle spalle da tempo. Uno scenario di guerra che non pensavamo di dover più vedere, che dovrebbe far riflettere tutti, soprattutto chi da mesi tenta di sminuire quanto accade nascondendosi dietro la necessità di non ‘danneggiare l’immagine di Ostia”. 

Lo dichiara il Presidente dell’Osservatorio per la Legalità e l’Antimafia Sociale, Federico Ruffo, che ha convocato per il pomeriggio di oggi, 26 giugno, l’Osservatorio per una discussione straordinaria.

La seduta straordinaria dell’Osservatorio per la Legalità e l’Antimafia Sociale

Mentre gli investigatori raccolgono elementi volti a chiarire la dinamica dell’attentato che la scorsa notte ha distrutto l’ingresso della palestra dell’ex campione Kevin Di Napoli a Ostia, in via delle Azzorre, il Presidente dell’Osservatorio per la Legalità e l’Antimafia Sociale, Federico Ruffo, ha convocato per il pomeriggio di oggi l’Osservatorio per una discussione straordinaria.

‘Pericoloso’ l’Osservatorio Antimafia?

Ad oggi contiamo 8 roghi presso gli stabilimenti, ora una bomba in pieno centro abitato, solo da febbraio. Direi che si tratta della risposta più chiara a chi da quando mi sono insediato (lo scorso mese di febbraio, ndr) invita a non parlare di crimine organizzato o peggio ancora di mafia per non ‘danneggiare’ l’immagine di Ostia. Ho ascoltato in silenzio gli attacchi di alcuni consiglieri che mi hanno invitato a ‘scusarmi’ con la cittadinanza di Ostia per aver rilasciato interviste in cui se ne tracciava la storia criminale, interventi che fanno il paio con chi ha definito come ‘pericoloso’ questo Osservatorio Antimafia. La risposta a queste persone è nei veicoli sventrati e nei pezzi di cornicione lungo via delle Azzorre nel cuore della scorsa notte. Andatelo a dire alle persone che sono finite in strada alle due e 30 della notte mentre il marciapiede ancora fumava che il pericolo sono l’Osservatorio. Andassero loro a scusarsi con chi guarda con terrore alla strada sotto casa oggi”.

‘Ostia non è mafia, Ostia non è crimine’

Non può sfuggire – conclude Ruffo – la singolare coincidenza di un attentato alla palestra di proprietà di un uomo che sarebbe ritenuto vicino all’organizzazione criminale guidata da Fabrizio ‘Diabolik’ Piscitelli (ucciso nell’agosto del 2019 al Parco degli Acquedotti) proprio il giorno della sentenza definitiva contro il suo sicario, che lo avrebbe ucciso per l’eccesso di arroganza criminale mostrata dal boss e dai suoi sodali. C’è un’eredità criminale con cui purtroppo dobbiamo ancora fare i conti, ma Ostia non è questa. Ostia non è mafia, Ostia non è crimine. Ostia è un luogo meraviglioso in cui vivere e crescere, gli ostiensi sono un popolo di persone oneste: a loro dobbiamo un segnale veloce e immediato. Nel corso dell’odierna riunione valuteremo tutto il da farsi per sedere attorno a un tavolo tutti quelli che vorranno esserci e lavorare al modo per ribadire che lotteremo, sempre, affinchè Ostia appartenga ai suoi cittadini”.