Agro Romano, al San Paolo District il convegno sulla forza e l’eccellenza economica dell’agricoltura a Roma
Di Andrea Rapisarda il 03/12/2024
Al convegno sull’Agro Romano, presenti in qualità di relatori l’Onorevole Aldo Mattia, oltre i consiglieri del VIII Municipio Alessio Scimè e Maurizio Buonincontro
Roma - Si è svolto presso il San Paolo District, nella giornata del 28 novembre scorso, un importante convegno sul tema dell’Agro Romano. In una platea di relatori provenienti dal mondo agricolo e politico, gli organizzatori hanno deciso di realizzare un confronto pubblico sulle potenzialità dell’agricoltura romana e soprattutto quali iniziative possono essere attuate per tutelare l’eccellenza dei nostri prodotti enogastronomici.
Il convegno è stato organizzato dalla Cooperativa Sociale “Arti & Mestieri”, che ha deciso di riunire diverse realtà imprenditoriali attive nell’Agro Romano per dare vita a un simile appuntamento. A collaborare nell’organizzazione dell’evento, inoltre, il Centro Studi Italia, con il dibattito che ha visto anche il patrocinio del Comune di Roma Capitale.
L’evento è stato moderato dal dottor Pietro Narduzzi, che per l’occasione ha avuto modo di dialogare con i professionisti del settore agroalimentare e della politica istituzionale italiana e romana. All’interno del convegno “Agro Romano: identità, territorio e futuro”, presente l’Onorevole Aldo Mattia (Componente dell’VIII Commissione Ambiente), Paolo Rendina (Vice Presidente del C.A.R. Roma), i consiglieri dell’VIII Municipio Alessio Scimè e Maurizio Buonincontro, oltre il professor Roberto Bedini (Startupper AgriTech). A conclusione del convegno, l’evento ha visto una visita presso il Farmer’s Market del San Paolo District e una seguente degustazione di prodotti tipici e a km 0 dell’Agro Romano.
“L’Agro Romano rappresenta una risorsa dall’enorme valore agricolo, storico, culturale ed economico e, pertanto, l’iniziativa che abbiamo messo in campo, domenica 24 Novembre 2024 presso il San Paolo District a Roma, è un segnale di attenzione verso un territorio così vasto e ricco – spiegano gli organizzatori Pietro Narduzzi e Roberto Bedini -. Abbiamo tracciato delle linee condivise che possano porre l’Agro Romano al centro del sistema agricoltura di Roma Capitale. La campagna romana può raffigurare un volano per le giovani generazioni, e non solo, avendo potenzialità inespresse che aspettano solo di sprigionare la loro piena energia. Da ultimo ma non per questo meno importante, l’Agro Romano deve necessariamente racchiudere tutti i quartieri e i mercati rionali romani”.
“A Roma, nel bel mezzo di un bel mercato contadino, si e’ svolta una interessante tavola rotonda sullo sviluppo dell’Agro Romano tra tradizione e innovazione e come poter convivere con i due elementi apparentemente distanti ma così vicini – spiega l’Onorevole Aldo Mattia -. E stato un momento interessate per aprire un focus sul tema dell’innovazione in agricoltura e come rendere questa attività sempre più sostenibile, non dimenticando la tradizione agricola dell’Agro Romano. Per questo faccio un plauso al responsabile regionale del Lazio per l’agricoltura di FDI , Roberto Bedini”.
“I cosiddetti Farmer’s Market, come quello temporaneo dell'ex deposito ATAC di S. Paolo, sono esperienze che vanno incentivate per diffondere i prodotti agroalimentari della campagna romana e conoscere le aziende attive nel territorio – spiegano i consiglieri di Fratelli d’Italia in VIII Municipio Maurizio Buonincontro e Alessio Scimè -. Sarebbe opportuno garantirne l'apertura tutta la settimana e non soltanto il sabato e la domenica. Stiamo spingendo affinchè venga riaperto a tale scopo il mercato coperto di Via Passino, nel cuore della Garbatella. Il Municipio VIII ha buona parte del suo territorio vincolato a verde: Parco della Caffarella, Parco dell'Appia Antica e il Parco di Tor Marancia. Occorre sinergia tra le diverse istituzioni ed enti coinvolti (Regione, Comune, Ente Parco, Municipio) affinchè si attuino iniziative tese sia alla valorizzazione delle aziende esistenti che al coinvolgimento dei cittadini nell'utilizzo del suolo a fini agroalimentari. Molti sono i casali abbandonati e diroccati che potrebbero diventare luoghi di progettazione ed attuazione di laboratori didattici sia per piccoli che per adulti. Dopo le positive esperienze
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