Ostia: investiti mentre attraversano sulle strisce. Morta una coppia di anziani
Ostia - Tragedia a lungomare Paolo Toscanelli, a Ostia. Una coppia di anziani coniugi di nazionalità italiana, Mario Mortai, 77 anni, e la moglie, Maria, 75 anni, sono stati investiti e uccisi mentre stavano attraversando sulle strisce pedonali, all’altezza di piazza Anco Marzio. L’incidente è accaduto ieri sera intorno alle 20.30. A travolgere la coppia un automobilista a bordo di una Fiat Panda. A causa del violento urto gli anziani sono stati scaraventati in mezzo alla carreggiata ad alcuni metri di distanza mentre l’auto ha finito la sua corsa ad una cinquantina di metri di lontananza, in direzione piazzale Cristoforo Colombo. Immediatamente soccorsi e trasportati all’ospedale Grassi i coniugi sono morti alcune ore più tardi a causa delle gravissime lesioni riportate. Anche il conducente della Panda, F.C., 25 anni, di Ostia come la coppia, è stato condotto al nosocomio lidense in stato di shock, in codice giallo. Sottoposto ad alcool e drug test il giovene è risultato positivo alla cannabis ed è stato indagato a piede libero per omicidio colposo plurimo. Gli agenti della Polizia locale del X Gruppo Mare, presenti sul luogo dell'incidente, hanno chiuso al traffico il lungomare per effettuare i rilievi.
“Esprimiamo, a nome di tutta l’amministrazione del X Municipio, cordoglio alla famiglia della coppia di coniugi investita e uccisa ieri sera a Ostia mentre attraversava sulle strisce pedonali il lungomare Toscanelli, all'altezza di piazza Anco Marzio. L’amministrazione è a disposizione della famiglia per qualsiasi tipo di necessità”, hanno dichiarato il presidente del X Municipio Andrea Tassone e l’assessore municipale al welfare e alla salute Emanuela Droghei.
Alla luce del drammatico incidente di ieri sera si torna a invocare, da più parti, l'istituzione del reato di omicidio stradale del quale sono vittime i cosiddetti utenti deboli, pedoni e ciclisti innanzi tutto. Nella Capitale a farsi promotore di una raccolta firme è Manfredi Perugini che chiede l'approvazione di una legge. A sostenere l’iniziativa è anche Gianfranco Di Pretoro, responsabile piste ciclabili e viabilità della Federazione Ciclistica Italiana Lazio, che invita a collegarsi al sito www.lorenzoguarnieri.com, riempiendo l’apposito modulo e aderendo all'iniziativa. “I ciclisti”, aveva spiegato Gianfranco Di Pretoro lo scorso ottobre, “saranno pure utenze deboli ma non masochisti. La Fci Lazio non può rimanere inerme di fronte alla sopraffazione che subisce ogni giorno chi pedala. Invece di riunioni estenuanti bisogna avere riscontri oggettivi sulla strada a favore della sicurezza, un argomento essenziale per tutti”, afferma: “La Federazione, pur comprendendo le difficoltà degli amministratori a tutelare l’interesse della minoranza ciclistica, ritiene che la democrazia si misuri proprio nel rispetto delle minoranze. Nel frattempo gli incidenti ciclistici sono diventati un problema sociale che distrugge la vita di chi li subisce e quella delle loro famiglie. Bisogna fare un passo in avanti nella disciplina stradale soprattutto inasprendo le sanzioni per chi guida ad alta velocità o sotto l’effetto di alcool, droga o usando il telefonino”, conclude.
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