Su proposta del consigliere del Pd Paolo Orneli, l'intero consiglio del XIII Municipio (a guida PdL) ha votato un Ordine del Giorno in difesa del parlamentare del PD Jean Leonard Touadì, che nei giorni scorsi è stato gravemente offeso dal quotidiano leghista "La Padania". "Si tratta di un documento dal grande significato politico - ha affermato Paolo Orneli - perchè votato anche dai consiglieri del PdL, che evidentemente non hanno seguito lo stile del Sindaco di Roma Alemanno, che sulla grave vicenda degli insulti razzisti a Touadì, colpevole soltanto di aver difeso Roma dall'arroganza della Lega, ha risposto con un imbarazzante silenzio". L'ordine del giorno votato dal consiglio municipale, in particolare, ha impegnato tutte le forze politiche presenti nel XIII Municipio ad: - esprimere una ferma condanna nei confronti del quotidiano  "La Padania" per le frasi gravemente razziste e lesive della dignità del parlamentare del Pd Jean Leonard Touadì (nell'edizione di due giorni fa del giornale leghista è stata pubblicata con grande e vergognoso risalto una lettera nella quale si "invitava" senza mezzi termini Touadì "a tornarsene da dove è venuto, in Congo");

- invitare il partito di riferimento della Padania, la Lega Nord, a prendere le distanze dai beceri insulti di questo giornale e a chiedere scusa a Jean Leonard Touadì;

- esprimere solidarietà nei confronti di Jaen Leonard, nel tentativo di testimoniare, nonostante e al di là di tutte le apparenze, che l'Italia è sempre stata e resta un Paese aperto ed inclusivo, nel quale vivono e lavorano tantissime persone provenienti da altri Paesi, persone - cittadini italiani - che come Jean Leonard con la loro presenza hanno reso la nostra penisola più ricca dal punto di vista culturale, sociale ed economico.

"Ho presentato questo ordine del giorno - ha proseguito Orneli - sull'onda di una profonda amarezza per quanto accaduto a Jean Leonard, per il silenzio imbarazzato e colpevole che è seguito a quegli insulti e perchè pensavo che fosse giusto promuovere un dibattito in Municipio tra le forze politiche su questo ennesimo spiacevole episodio di razzismo leghista.

Quel "tornatene a casa tua" rivolto ad una persona colpevole soltanto di aver difeso Roma (la nostra città, la città di Jean Leonard) meritava e merita una risposta chiara ed inequivocabile da parte di tutti noi.

Così è stato. Anche i consiglieri del PdL, oltre naturalmente ai miei colleghi del Pd, hanno sottoscritto e votato il mio ordine del giorno, che è stato così approvato all'unanimità. Un esito non scontato, in tempi di degrado della vita pubblica del nostro Paese, in cui anche  valori condivisi ed universali del rispetto della dignità delle persone e del rifiuto del razzismo vengono spesso messi in discussione.

Mi auguro che lo stesso possa avvvenire in altri Municipi di Roma e, soprattutto, in consiglio comunale, dove siedono i rappresentanti della nostra città, della città di Touadì. Mi auguro che il Sindaco Alemanno prenda l'iniziativa, come abbiamo fatto noi ad Ostia, per difendere un suo concittadino e per ribadire che "casa" dei tanti Jean Leonard che vivono e che lavorano in Italia è (anche) qui.

Nel frattempo, ringrazio i miei colleghi del consiglio municipale per aver dato una grande lezione di unità e di lungimiranza politica contro chi ogni giorno lavora per rendere la nostra bellissima Italia un paese più chiuso, più impaurito, più povero".