All’Infernetto inaugurata la nuova Casa Sociale per Anziani, intitolata a Mario Sarlo. Ex villa confiscata alla criminalità, ora diventa simbolo di legalità e socialità.

Grande festa questa mattina all’Infernetto, dove dopo anni di attese è stato inaugurato il primo centro anziani del quartiere, oggi ufficialmente riconosciuto come Casa Sociale per Anziani. Una struttura che rappresenta un servizio dedicato alla terza età, ma che si aprirà anche ai cittadini più giovani, con attività e momenti di socializzazione.

L’inaugurazione è stata accolta con entusiasmo da parte dei residenti, che da tempo chiedevano uno spazio dedicato al benessere e all’aggregazione della comunità. La struttura è stata intitolata alla memoria di Mario Sarlo, ex presidente del Centro Anziani, che si batté con determinazione per l’apertura di questo spazio.

Una villa confiscata alla criminalità diventa simbolo di rinascita all'Infernetto

Il nuovo centro sorge in una ex villa confiscata alla criminalità organizzata, un segnale forte di legalità e riscatto per l’intero territorio del Municipio Roma X.

Situata in via Francesco Balilla Pratella 5, a pochi passi dalla Cristoforo Colombo e da via Domenico Ceccarossi, la sede è stata restituita ai cittadini come bene comune. Non solo un luogo fisico, ma un simbolo di come il riuso dei beni confiscati possa generare valore sociale.

La nuova gestione e le attività in programma

Alla guida del centro c’è oggi Manuela Dainotto, nuova presidente che raccoglie l’eredità di Mario Sarlo. L’obiettivo è quello di proporre attività culturali, ricreative e di socializzazione, che possano coinvolgere gli anziani ma anche altre fasce della popolazione.

Il grande salone interno sarà lo spazio principale per ospitare eventi, incontri e attività associative. Sono già in programma iniziative che puntano a valorizzare la comunità locale, favorendo l’inclusione e il benessere collettivo.

Un'inaugurazione con istituzioni e cittadini all'Infernetto

Alla cerimonia erano presenti numerose autorità istituzionali e rappresentanti del territorio.

Le presenze istituzionali

Tra i partecipanti:

  • Mario Falconi, presidente del Municipio Roma X;
  • Barbara Funari, assessora alle Politiche Sociali e Salute del Comune di Roma, intervenuta in rappresentanza del sindaco Roberto Gualtieri;
  • Denise Lancia, assessora alle Politiche Sociali del Municipio X;
  • Guglielmo Calcerano, assessore ai Lavori Pubblici e al Patrimonio del Municipio X;
  • Andrea Tobia Zevi, assessore al Patrimonio di Roma Capitale.

Una presenza corale che ha sottolineato la rilevanza di questa inaugurazione per la comunità dell’Infernetto e per l’intera città di Roma.

L'importanza della Casa Sociale per Anziani di Roma Capitale

La sede dell’Infernetto si inserisce in un più ampio programma di Roma Capitale, che prevede l’apertura di diverse Case Sociali per Anziani in tutta la città. Questi spazi sono pensati come punti di riferimento per la socialità, l’inclusione e il sostegno alle persone anziane, ma anche come luoghi aperti al quartiere e alle nuove generazioni.

La giornata inaugurale ha visto anche la partecipazione dei coordinatori dei Centri Anziani del Municipio Roma X, che hanno voluto portare la loro testimonianza e accogliere i nuovi iscritti.

Le voci delle istituzioni: "Un lavoro lungo ma necessario"

L’assessore Andrea Tobia Zevi ha spiegato:

“È stato un lavoro lungo e complesso, ma oggi possiamo finalmente consegnare questa struttura alla cittadinanza. È un segno concreto di attenzione al territorio e di utilizzo virtuoso dei beni confiscati”.

A lui si è unito l’assessore Guglielmo Calcerano, che ha illustrato i dettagli dei lavori:

“Abbiamo realizzato spazi moderni e funzionali, compresi bagni ampi e accessibili, pensati per le persone con disabilità motorie. Volevamo che questo centro fosse davvero alla portata di tutti”.

Un passo in avanti per l'Infernetto e per Roma

L’apertura della Casa Sociale per Anziani dell’Infernetto rappresenta un traguardo importante non solo per il quartiere, ma per l’intero Municipio Roma X. Un progetto che restituisce ai cittadini un luogo di incontro, solidarietà e partecipazione, e che al tempo stesso riafferma il valore della legalità.

Quello che un tempo era un bene sottratto alla criminalità diventa oggi un punto di riferimento positivo, destinato a diventare parte integrante della vita sociale e culturale del territorio.

Ultima modifica il 05/09/2025