Ostia - Il primo maggio, con l’apertura della stagione balneare lidensi e romani hanno iniziato a riversarsi in spiaggia, nonostante il tempo non proprio splendente. E subito sono scattati i controlli per accertare che l’ordinanza balneare 2012, a firma del sindaco Alemanno, fosse rispettata da gestori e bagnanti.
 

Ma secondo i cittadini, sull'arenile libero che sorge sul lato destro del Canale dei Pescatori, il primo maggio non c'erano i servizi previsti dall'ordinanza del sindaco, a partire dall'assistenza ai bagnanti per arrivare alle strutture per i disabili.
 

Per capire come mai la spiaggia, a stagione ufficialmente iniziata, fosse ancora in stato di abbandono, i cittadini hanno allertato la capitaneria di Porto di Roma che a sua volta ha chiamato la polizia di Roma Capitale del XIII gruppo - incaricata di far rispettare l’ordinanza come riportato sul testo dell’ordinanza stessa, n. 107 del 24 aprile 2012 - affinchè intervenisse per verificare la situazione della spiaggia libera.

Il tutto è stato documentato dagli stessi cittadini che hanno ripreso il sopralluogo della polizia di Roma capitale avvenuto il primo maggio 2012.

Giunti sul posto i vigili hanno infatti rilevato alcune inosservanze all'ordinanza, da imputare eventualmente al Municipio XIII, concessionario della spiaggia libera.


La prima anomalia riguardava la presenza di un grande tubo corrugato rosso spezzato, con i fili elettrici che spuntano, oltre alle altre sbarre di ferro abbandonate sulla sabbia.
 

Su quel tratto di spiaggia non c’era alcun cartello che indicasse il divieto di balneazione, tanto che il primo maggio alcuni ragazzi, con tanto di pinne e maschera, hanno nuotato ignari della situazione nello specchio di mare di fronte al canale.
L’apposizione del cartello di divieto è previsto dall’articolo 4 dell’ordinanza (“I concessionari sulle aree di titolarità e il XIII municipio sulle spiagge di propria competenza, devono garantire il servizio di assistenza bagnanti secondo quanto previsto dalla specifica ordinanza della capitaneria di porto. Gli stessi per le aree di competenza dovranno apporre, ove necessario, apposito cartello aree non balneabili”), nel quale è anche specificato che sulle spiagge libere deve esserci il servizio di assistenza bagnanti. Cosa che, sulla spiaggia lungo il canale dei Pescatori, il primo maggio non c’era.
 

Altra possibile violazione riscontrata dalla polizia di Roma capitale, l’assenza di strutture atte a garantire l’accesso ai disabili (art. 8), tra l’altro mancano anche le strutture di servizio per disabili, come bagni adeguati e cabine spogliatoi (art. 8).
 

Secondo l’articolo 6 dell’ordinanza 107 “l’organizzazione del servizio di assistenza, di salvataggio e la delimitazione delle acque nelle aree lasciate alla libera fruibilità è a carico del XIII municipio, che provvederà osservando le disposizioni in merito contenute nella presente ordinanza ed in quelle della Capitaneria di Porto di Roma”. Dunque il municipio ha il dovere di rispettare tali ordini, che invece nel tratto di spiaggia libera accanto al canale, almneo fino al primo maggio, non sono stati attuati.
 

Infine, sempre il primo maggio, i Vigili di Roma Capitale hanno raccolto l’elenco delle anomalie gestionali trovate sulla spiaggia e le hanno messe a verbale, ora i cittadini attendono di sapere se, come spiegato dai Vigili, esistono realmente violazioni all’ordinanza (visibile sul sito del Municipio Roma XIII) e nel caso, se verranno imposte eventuali sanzioni al XIII.


Pochi giorni dopo del sopralluogo del primo maggio, precisamente il 4 maggio, i cittadini vedendo che la situazione non cambiava, hanno richiamato la Capitaneria di Porto che ha avvisato il XIII municipio del fatto che la situazione risultava essere ancora come quella del primo maggio.
 

Dopo pochi minuti, finalmente, è arrivato il furgone dell'Uoal del municipio, dal quale sono scesi gli operai dedicati alla pulizia dell'arenile, proprio mentre alcuni disabili erano presenti sul lungomare cercando di accedere alla spiaggia libera, senza riuscirci, visto che non ci sono percorsi e strutture dedicate. Comunque, gli addetti dell'Uoal hanno iniziato a pulire e posizionare i cartelli di divieto di balneazione.


Ci si augura quindi che il Municipio si attivi al più presto per sopperire le altre mancanze, anche se si è ancora in attesa del bando spiagge, in modo da mettere in sicurezza l'arenile in questione e tutte le spiagge di propria competenza, affinchè i cittadini possano usufruirne senza rischi.