“Siamo preoccupatissimi. Qualcuno sta approfittando del momento di stop provocato dai lavori in darsena per sottrarci quel lavoro che per noi è vitale” La cooperativa Porto di Traiano che fino ad oggi si è occupata dei servizi in darsena a Fiumicino sta in allarme.

“Alcune associazioni locali – spiega il presidente della cooperativa, Claudio Salviani – hanno messo in atto un tentativo concreto di ottenere posti barca utilizzando l’escamotage di chiederli per i residenti, cioè facendoli passare per posti barca diciamo così ‘sociali’, mentre in realtà dietro ci sono persone non certo poco abbienti il cui scopo probabilmente è quello di prendersi il lavoro di manutenzione e operatività in darsena, mettendo sul lastrico le nostre famiglie. Questo non lo possiamo accettare”.

Salviani parla a nome di tutte e dieci le famiglie che non solo non ricevono da mesi alcuno stipendio, essendo la darsena attualmente svuotata di imbarcazioni e dunque non potendo operare, ma che vedono seriamente messi a rischio i propri posti di lavoro.

“Fino ad oggi – prosegue Salviani – abbiamo riscontrato la grande attenzione e sensibilità sia dell’Autorità portuale sia del Comune di Fiumicino rispetto ai nostri problemi. Per questo stiamo pazientemente attendendo che finiscano i lavori di escavo per poi riprendere il nostro lavoro. Eravamo dunque tranquilli; ora però queste incursioni, che non esitiamo a definire opere di sciacallaggio, ci preoccupano non poco. Chiediamo alle istituzioni di starci vicino così come hanno fatto fino ad oggi, garantendo i posti di lavoro a chi onestamente, dal 1974, si adopera per lavorare in darsena con la massima correttezza”.

Ricordiamo che dei circa 180 porti barca esistenti in darsena, la metà circa sono destinati o al circolo velico o alle forze dell’ordine. Il lavoro vero per la cooperativa Porto di Traiano dunque si evidenzia in circa 80 porti barca.

In merito si esprime anche il presidente del Consiglio comunale di Fiumicino, Mauro Gonnelli, dopo l’allarme lanciato dal presidente della coop Porto di Traiano sulla possibilità di perdere gran parte della capacità lavorativa nella darsena: “Solidarietà totale alle famiglie dei lavoratori della cooperativa Porto di Traiano che in queste settimane stanno vivendo momenti di grande preoccupazione rispetto al proprio futuro lavorativo”.

“Non siamo contrari per principio ai posti barca sociali, anzi auspichiamo che in ogni porto ci siano spazi destinati ai residenti, ma oltre a sottolineare che su questi temi non ci devono essere speculazioni di alcun tipo, riteniamo che in questo momento storico di grande difficoltà sociale la prima cosa è stare accanto alle famiglie dei lavoratori.  Stiamo parlando della vita di una decina di famiglie che con l’impegno in darsena da anni offrono servizi efficienti producendo per se stessi un reddito importante per mandare avanti la baracca. Parlare di posti barca per i residenti significa parlare di posti barca ‘sociali’, ossia destinati a fasce sociali molto deboli, e su questo l’amministrazione comunale si è già attivata rispetto al progetto del nuovo porto turistico. Ora però lo ripeto – conclude Gonnelli – il primo pensiero va ai lavoratori”.