Roma - "Non si capisce perché il Governo ancora in carica anziché fare in fretta per intervenire sul caro energia, con imprese al collasso e famiglie in sofferenza, si preoccupi invece di approvare in corsa i decreti attuativi relativi alle norme sulla concorrenza circa le nuove gare per le concessioni balneari. Un problema decisamente secondario rispetto all'emergenza degli aumenti straordinari di luce e gas. Un tema su cui la Lega, con il segretario Matteo Salvini, ha già sollecitato un intervento lanciando la proposta di fissare al 4% il tetto massimo per gli aumenti. Al contempo riteniamo che l’industria della ricettività marina debba essere tutelata. In Italia le concessioni sono oltre 100mila, gli stabilimenti - in gran parte a gestione familiare - oltre i 6mila e decine di migliaia sono gli addetti che lavorano presso gli stabilimenti. Il rischio quindi è mettere in ginocchio il sistema imprese, con ricadute particolarmente gravi su quei territori regionali a forte vocazione turistico-balneare. Il Governo in carica si occupi quindi del caro energia - tema su cui anche il presidente della Repubblica Mattarella ha evidenziato un intervento necessario e urgente da parte della Ue".

È quanto dichiara in una nota Monica Picca, candidata per la Lega nel collegio Lazio 1 Camera dei Deputati per le Elezioni politiche 2022.