Quando si parla di reperti archeologici il pensiero và immediatamente a Ostia Antica. Pochi sanno che l’attuale territorio del comune di Ardea era già abitato nel IV secolo a.c. Alla foce del fiume Incastro sono anni che Francesco Di Mario – responsabile in quella zona per la Sovrintendenza dei Beni artistici e architettonici – effettua scavi riportando alla luce resti di insediamenti che mettono il luce la presenza di una grossa città, molto industriosa e molto ben progettata. La zona delculto, la zona dedicata al commercio, un porto; ma soprattutto una città operosa e – già allora – multi etnica e aperta agli scambi commerciali. In attesa della costruzione di un museo civico ad hoc o lavori di scavo sono solo parzialmente aperti al pubblico e non in tutti i mesi dell’anno. Naturalmente c’è ancora molto da scavare e molti altri riscontri vanno cercati prima dare una datazione certa dell’insediamento. Anche le divinità adorata nei tempi non sono ancora certe e per questo gli scavi devono continuare. Naturalmente non potevano mancare la zona delle terme. L’ estensione della zona da scavare è ampissima ed è sorprendente come i reperti si siano conservati nel tempo.
AG
Premi di qua, premi di la, innovation di sotto, innovation di sopra, e poi a Cia...
C'è la gente che sta piangendo,per la disperazione, perchè gli hanno chiuiso il ...
Perché si sono precipitati a tagliare gli alberi che potevano campare qualche al...
“’Ritorno al Parco’, sembra il titolo di un film ed invece è la linea ‘elettoral...
E c'era bisogno di un politico?