ROMA, ONORATO (UDC): “PRONTA LA PROPOSTA DI DELIBERA PER FINANZIARE LA CASA DEL CINEMA AD OSTIA”
“La crescita potenziale del Festival del Cinema di Roma deve essere incentivata, non soffocata all’interno delle strutture in cui è costretto a svolgersi. Tre anni fa si pensò ad una “Festa” che coinvolgesse l’intero tessuto urbano, un momento nel quale tutta la città potesse respirare aria di cinema. Giunto alla quarta edizione, il Festival internazionale ha invece dato prova di richiamare pubblico quasi esclusivamente nella sede dell’Auditorium. L’idea iniziale è stata dunque soffocata dagli innegabili problemi di mobilità di Roma e dalla conseguente mancanza di adeguati servizi.
Ad oggi, le statistiche sul Festival dimostrano ampiamente che la metà del pubblico proviene dai quartieri circostanti l’Auditorium e che la partecipazione di pubblico e inviati nazionali ed esteri è molto al di sotto della media degli altri Festival internazionali. Da questi dati oggettivi e dalla voglia di fare del Festival del Cinema un volano per lo sviluppo della città, il Gruppo Udc in Campidoglio propone una Delibera volta a creare ad Ostia una Città del Cinema, un luogo che diventi sede permanente della kermesse ed in più ospiti tutto l'anno appuntamenti ed iniziative dedicate alla diffusione, allo studio e valorizzazione della cinematografia”: questa una delle proposte con le quali il Capogruppo in Campidoglio dell'Udc, Alessandro Onorato, rilancia il dibattito avvenuto questa mattina durante la Conferenza programmatica di Roma del partito. Continua Onorato: “E’ un’idea sulla quale ho ragionato con esperti del settore e con Francesco Carducci, segretario romano dell’Unione di Centro ed ex amministratore delegato di Cinecittà Holding. Rispetto all’attuale sede dell’Auditorium, la scelta di Ostia consentirebbe lo sviluppo del quadrante sud della città ed offrirebbe ai visitatori il territorio che vanta maggiore vocazione turistica. Parlo di una Casa del Cinema stile la Villette a Parigi: un luogo dove dare strutturalità alla cultura, che sia punto di riferimento e che vada ad invertire la tendenza degli ultimi anni, quella che vede prevalere l’occasionalità degli eventi e l’effimero. I momenti passano, Roma ha invece bisogno di punti di formazione permanente che contribuiscano alla crescita culturale sul territorio. Lo sviluppo delle periferie non avviene solo con la nascita più o meno omogenea dei palazzi ma con servizi che ne qualificano l’accessibilità e l’immagine. Non si può dunque prescindere dalla nostra ragionevole proposta. Un bel progetto che coniugherebbe lo sviluppo decentrato e la crescita del Festival internazionale del Cinema di Roma”.