Ostia, sit-in dei genitori: “Sì ai presidi sanitari nelle scuole”
Ostia – Una trentina di genitori hanno dato vita questa mattina ad un sit-in davanti alla sede del municipio X per chiedere il mantenimento ed anche il potenziamento dei sette presidi sanitari presenti nelle scuole. Innalzando cartelli hanno chiesto all’amministrazione municipale non soltanto di garantirne la piena funzionalità, che adesso è invece oggetto di un ridimensionamento voluto dalla Asl Roma D, che non avrebbe adeguate risorse, ma anche di estenderla a tutte le scuole del territorio ed anche ad altri municipi romani. Le mamme e i papà dei bambini, alcuni dei quali soffrono di gravi patologie per le quali il servizio è indispensabile pena la mancata frequenza dei piccoli nelle scuole, si sono appellati alla Costituzione, in particolare all’articolo 32 che sancisce il diritto alla salute e al 34 che tutela il diritto allo studio.
Subito dopo il presidio, a mezzogiorno e mezzo i genitori sono entrati nell’aula Massimo Di Somma per assistere ai lavori della commissione scuola. Ma qui hanno avuto una ‘delusione’ perché, come spiega Alessandro Ieva, presidente del comitato di quartiere Bagnoletto, “innanzi tutto dell’argomento che sarebbe stato affrontato in commissione non era stato informato nessuno, ad eccezione dell’azienda sanitaria, rappresentata dal dottor Vittorio Chinni, che nel 2009, dopo la firma del protocollo con l’amministrazione locale, progettò e introdusse i presidi sanitari laddove esistevano le maggiori criticità”. “In occasione di questa commissione che, va detto, è pubblica e quindi deve coinvolgere tutti”, sottolinea l’esponente del direttivo, “non sono stati invitati né i dirigenti scolastici né le famiglie né, tanto meno, il comitato Bagnoletto che ha segnalato la chiusura del servizio alla scuola Marco Ulpio Traiano di Dragona. La presidente Ornella Bergamini ha detto trattarsi di un ‘incontro tecnico’ ma, personalmente, non sono d’accordo: gli incontri tecnici, infatti, si fanno in altre sedi e non in commissione, che comporta costi per la collettività”, aggiunge Alessandro Ieva.
Nel corso dell’incontro, i genitori hanno spiegato l’importanza dei presidi, una garanzia per la stessa incolumità dei propri figli, alcuni affetti da malattie invalidanti, che altrimenti non potrebbero frequentare integrandosi con gli altri bambini. Le mamme hanno chiesto pertanto l’istituzione di un ‘tavolo d’incontro’ che ha trovato la disponibilità dell’amministrazione. “Da parte dell’amministrazione c’è la volontà di seguire con attenzione questo tema anche se poi dipenderà dalla Asl Roma D fornire le risorse ma l’istituzione non ci deve abbandonare”, afferma Alessandro Ieva. E’ stata anche letta la commovente lettera di un bimbo della Marco Ulpio Traiano. La consigliera Federica Inches lavorerà ad un documento che sarà presentato al prossimo consiglio municipale.
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