Inchiesta Fiumicino, l’Amministrazione comunale: “La verità dei fatti”
Di Redazione il 03/09/2025
“E’ doveroso fare chiarezza e garantire la massima trasparenza ai cittadini: per questo ecco alcune precisazioni in merito alle inchieste giudiziarie in corso”
Fiumicino (Rm) – “Quando emergono vicende in cui le responsabilità personali si intrecciano con il funzionamento delle istituzioni, è doveroso fare chiarezza e garantire la massima trasparenza ai cittadini. Per questo l’amministrazione comunale di Fiumicino intende precisare alcuni aspetti in merito alle inchieste giudiziarie in corso, nell’interesse dei cittadini che hanno diritto a un’informazione corretta e completa”.
Lo dichiara in una nota ufficiale l’Amministrazione del Comune di Fiumicino.
“La verità dei fatti”
“Le ricostruzioni apparse su alcuni organi di stampa presentano i fatti in modo parziale e confuso, generando un quadro non corrispondente alla realtà. La Procura di Civitavecchia ha distinto due filoni d’indagine, riferiti a periodi diversi che coinvolgono soggetti e circostanze differenti: il primo, relativo agli anni 2016-2023, periodo in cui l’attuale amministrazione non era in carica; il secondo, relativo agli anni 2023-2025. – prosegue la nota - Alcuni mezzi d’informazione hanno lasciato intendere, invece, che l’intero carico di accuse fosse rivolto all’attuale amministrazione, soprattutto per quanto riguarda il presunto favoritismo nell’ambito di appalti per un valore di 4.1 milioni di euro, al quale questa giunta è del tutto estranea”.
Il primo filone: 2016-2023
“L’indagine, avviata a seguito di una verifica fiscale, si ipotizza un sistema di false fatturazioni per oltre 1,46 milioni di euro più IVA a favore di enti e associazioni operanti nei settori sociale e dello spettacolo. All’interno di questo filone è emerso anche il caso di una cooperativa che, tra il 2016 e il 2023, ha ottenuto 42 appalti per un valore complessivo di 4,1 milioni di euro (di cui 26 affidamenti diretti). Le fatture emesse superavano in realtà il doppio del valore degli appalti ricevuti: 9,4 milioni a conferma con quanto rilevato dagli inquirenti.
Il secondo filone: 2023-2025
Nella seconda fase dell’inchiesta, l’indagine è stata estesa ai settori delle attività produttive e culturali. Nel mirino sono finite le manifestazioni dell’estate 2024 e alle luminarie natalizie installate tra dicembre 2024 e gennaio per le quali, al momento, non emergono evidenze di favoritismi economici”.

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