Campi nomadi di Roma, colpi di carabina e sassaiola contro un’auto della Polizia Locale
Di Maria Grazia Stella il 06/11/2025
Milani (Sulpl): “Servono tutele e strumenti adeguati, il Corpo va riconosciuto come forza di polizia”
Roma – Notte di paura per una pattuglia della Polizia Locale di Roma Capitale, bersagliata da colpi di carabina esplosi contro l’auto di servizio nei pressi del campo nomadi di via di Salone. A denunciare l’accaduto è Marco Milani, segretario romano del Sulpl, il Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale.
Colpi di carabina e lunotto distrutto
Secondo quanto riferito, gli spari hanno centrato la parte posteriore del veicolo, mandando in frantumi il lunotto. Solo per un caso fortuito gli agenti non sono rimasti feriti.
“È l’ennesimo episodio di violenza – spiega Milani – dopo il recente lancio di pietre contro un’altra auto di servizio nei pressi del campo rom di via dei Gordiani, che aveva distrutto il parabrezza del mezzo. Si tratta di veri e propri atti intimidatori verso chi ogni giorno garantisce la sicurezza della città”.
“Ruolo cambiato, ma senza tutele adeguate”
Il sindacalista sottolinea come la Polizia Locale sia oggi sempre più spesso impegnata in attività di ordine pubblico: “Dalle operazioni antidroga al contrasto della criminalità diffusa, fino agli sgomberi e ai piantonamenti in aree sensibili come i campi nomadi, i compiti del Corpo sono profondamente cambiati. È ormai evidente – aggiunge – che servono gli stessi strumenti, riconoscimenti e garanzie di cui dispongono le altre forze dell’ordine”.
L’appello al Governo
“Chiediamo al Governo – conclude Milani – di accelerare finalmente la riforma che riconosca la Polizia Locale come forza di polizia a ordinamento locale. I nostri lavoratori meritano dignità, sicurezza e tutele all’altezza dei rischi che affrontano ogni giorno”.

