Al San Camillo un futuro da Centro di Eccellenza per la Cura del Parkinson
Di Redazione il 30/11/2024
Sabato 30 novembre presso l’Aula Magna Agazio Menniti del San Camillo si terrà l’evento ‘Giornata Parkinson 2024 al San Camillo’ aperto a pazienti, familiari e operatori sanitari
Roma – In occasione della Giornata Nazionale Parkinson, l’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma conferma il proprio impegno per diventare un punto di riferimento nazionale nella cura e gestione della malattia di Parkinson. Sabato 30 novembre, alle ore 10.30, presso l’Aula Magna Agazio Menniti (Padiglione PUDDU, piano terra) del San Camillo (via Gianicolense 87, Roma), si terrà l’evento informativo ‘Giornata Parkinson 2024 al San Camillo’ aperto a pazienti, familiari e operatori sanitari.
La malattia di Parkinson
La malattia di Parkinson è una patologia neurodegenerativa cronica e progressiva, tra le più diffuse in ambito neurologico. Si stima che in Italia colpisca circa 250.000 persone, di cui 16.000 nel Lazio, con un’incidenza particolarmente elevata tra i soggetti di età superiore ai 55 anni. Ogni anno, nella nostra regione, si registrano circa 200 nuovi casi. Le cause precise del Parkinson restano sconosciute, anche se fattori genetici, ambientali e tossici sembrano contribuire al suo sviluppo. I sintomi principali – tremore, rigidità muscolare e lentezza nei movimenti – compromettono profondamente la qualità della vita dei pazienti e generano significativi costi sociali e sanitari.
La Giornata Nazionale Parkinson è un importante momento di incontro tra medici, pazienti e famiglie
La Giornata Nazionale Parkinson, istituita e promossa dal 2009 dalla Fondazione LIMPE per il Parkinson onlus, ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla malattia. Questo evento rappresenta ogni anno un importante momento di incontro tra medici, pazienti e famiglie, grazie al coinvolgimento di numerosi centri su tutto il territorio italiano.
Anche il San Camillo Forlanini parteciperà a questa importante iniziativa, riaffermando il proprio ruolo attivo nella lotta al Parkinson.
Gli specialisti del San Camillo e del Campus Bio-Medico all’evento del 30 novembre
Durante l’evento di sabato 30 novembre gli specialisti del San Camillo e del Campus Bio-Medico di Roma approfondiranno le ultime novità nel trattamento del Parkinson, con un focus sulle terapie avanzate e sulla gestione multidisciplinare della malattia. Saranno presenti neurologi (Dott. Claudio Gasperini, Prof. Vincenzo Di Lazzaro e Dott. Massimo Marano), neurochirurghi (Dott. Riccardo Antonio Ricciuti), neuropsicologi (Dott. Luca Mari) e neuroanestesisti (Dr.ssa Fabiola Lapolla), che illustreranno il percorso terapeutico dalla diagnosi all’applicazione di tecniche avanzate come la stimolazione cerebrale profonda (DBS). La giornata offrirà anche spazio alle testimonianze dirette dei pazienti e al dialogo con le associazioni.
Tecnologie innovative come la Dbs
“Grazie a tecnologie innovative come la Dbs – spiega il Dott. Ricciuti – possiamo migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti nelle fasi più avanzate della malattia, quando le terapie farmacologiche non sono più efficaci. Tuttavia, è cruciale un approccio integrato che coinvolga tutte le figure professionali necessarie, dal neurologo al neuropsicologo fino al neuro-anestesista”.
Il San Camillo, un centro di eccellenza nazionale
“Il nostro obiettivo – aggiunge il Direttore Generale del San Camillo Forlanini, Dott. Angelo Aliquò – è trasformare la nostra struttura in un centro di eccellenza nazionale per il Parkinson, garantendo un’assistenza multidisciplinare che non solo migliori la qualità della vita dei pazienti, ma supporti anche le famiglie e i caregiver, fondamentali nel percorso di cura”.
L’evento del 30 novembre rappresenta un’opportunità unica per conoscere i progressi della ricerca e delle tecniche innovative nella lotta al Parkinson, ma anche per sensibilizzare il pubblico sull’importanza di un approccio globale e integrato a questa complessa patologia.