8 dicembre: l’omaggio dei Vigili del Fuoco alla statua dell’Immacolata in piazza di Spagna
Di Maria Grazia Stella il 08/12/2025
Alle 7 del mattino il caporeparto Roberto Leo ha effettuato la tradizionale salita di 27 metri sull’autoscala per deporre la corona di fiori tra le braccia della Madonna
Roma – Anche quest’anno, come da tradizione, l’8 dicembre si è aperto con uno dei riti più sentiti dalla città di Roma e dai Vigili del Fuoco: la deposizione della corona di fiori alla statua dell’Immacolata in piazza di Spagna.
Alle 7.00 del mattino, mentre la piazza si svegliava, i Vigili del Fuoco del Comando di Roma hanno rinnovato un gesto che unisce devozione, storia e spirito di servizio.
A compiere l’omaggio è stato Roberto Leo, il caporeparto più anziano in servizio. Servendosi dell’autoscala, Leo ha raggiunto i 27 metri di altezza, salendo i 100 gradini che conducono alla sommità, per collocare la corona di fiori tra le braccia della statua dell’Immacolata. Un gesto simbolico, semplice e solenne, che ogni anno ribadisce il legame profondo tra il Corpo nazionale e questo luogo-simbolo della Capitale.
Le origini della tradizione: un legame che dura da oltre settant’anni
La tradizione della deposizione dei fiori da parte dei Vigili del Fuoco risale al 1949, quando per la prima volta i pompieri romani ebbero l’onore di rendere omaggio alla Madonna di piazza Mignanelli salendo fino alla cima della colonna che la sostiene.
Ma la storia del rapporto tra il Corpo e questo monumento affonda le sue radici ancora più indietro.
1856: un compito straordinario affidato ai pompieri
Nel 1856, le autorità pontificie affidarono ai Vigili del Fuoco un incarico eccezionale: innalzare la colonna marmorea commissionata da Pio IX in ricordo della proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione (8 dicembre 1854).
L’intero Corpo venne mobilitato per questa complessa operazione, che si concluse il 18 dicembre 1856: in soli trenta minuti la colonna fu issata verticalmente nel suo basamento, grazie a una macchina speciale progettata dal vigile Gioacchino Machi, realizzata con l’aiuto dei colleghi.
Per la straordinaria abilità dimostrata, ai Vigili del Fuoco fu poi concesso l’onore di collocare in cima alla colonna la statua bronzea dell’Immacolata, opera dello scultore Giuseppe Obici, il 5 agosto 1857.
Dalla folla dei fedeli alla nascita della tradizione moderna
Nel corso degli anni, l’8 dicembre divenne sempre più un momento di raccoglimento per i romani: intorno al monumento la folla iniziò a radunarsi numerosa, fino a raggiungere, tra il 1948 e il 1949, dimensioni tali da richiedere un’organizzazione più strutturata.
Fu allora che il Vicariato di Roma e la Pontificia Accademia dell’Immacolata chiesero al Comando dei Vigili del Fuoco di verificare la possibilità di deporre un omaggio floreale direttamente sul braccio della statua, posta a oltre 27 metri di altezza.
Da quel momento nacque il rito odierno: ogni 8 dicembre, il vigile del fuoco più anziano in servizio affronta la salita per deporre la corona tra le braccia dell’Immacolata, mantenendo viva una tradizione che unisce memoria storica, professionalità e devozione.

