Nel mese di luglio 2013 il numero di visitatori USA del sito Yahoo ha superato quello dei visitatori di Google (196 milioni contro 192). Era dal 2008 che non accadeva, ma sullo strabiliante ribaltone hanno inciso diversi fattori, come ad esempio l'acquisizione da parte di Yahoo di Tumblr, che ha regsitrato da solo 38,4 milioni di visitatori unici.

Il sorpasso da parte di Yahoo non spaventa però Google, che resta uno dei colossi del web, con milioni di visitatori in tutto il mondo e decine di servizi aggiuntivi (dall'e-mail alla pubblicità). Per questo, chiunque voglia assicurarsi una visibilità sul web con i propri siti web professionali deve assicurarsi una presenza forte su Google.

Buona parte degli utenti del web, infatti, accede ai siti dopo averli cercati su Google. È assai difficile che si digiti un indirizzo completo, a meno che non si conosca già bene ciò che si sta cercando (un marchio, un locale o una località specifica). Ma in generale si cerca sul web una categoria, un prodotto generico o la risposta ad una domanda, e si sceglie un sito tra i primi della lista. Più un sito è posizionato in alto nel risultato di una ricerca, più è probabile che l'utente cliccherà ed entrerà sul sito stesso.

Ma come si fa a stare lì, in prima pagina? Alcune volte si è fortunati, ed un sito schizza ai primi risultati per alcune chiavi di ricerca senza un motivo apparente. Nella maggior parte dei casi, però, per posizionare un sito in prima pagina bisogna applicare delle strategie precise o rivolgersi a professionisti esperti di SEO.

SEO sta per Search Engine Optimization, che tradotto significa ottimizzazione per motori di ricerca (“search engine”). Un esperto di SEO sa come operare sul sito affinché aumentino le possibilità di arrivare in prima pagina. Ogni esperto SEO ha la sua ricetta personale e il suo metodo di lavoro, ma alcune regole sono ormai universalmente riconosciute e valide per tutti.

Per prima cosa, è estremamente importante che il sito sia ricco di contenuti e che i contenuti non siano copiati da altri siti. Non è raro vedere siti che hanno al loro interno testi creati con un semplice copia-incolla. Questa operazione non solo lede i diritti di copyright, ma danneggia gravemente il sito che effettua il plagio. L'algoritmo di Google, infatti, è perfettamente in grado di capire chi ha copiato da chi, e penalizza i siti autori di plagio.

Un'altra buona regola affinché Google dia valore ad un sito e quindi lo posizioni in alto tra i propri risultati è quella di scrivere testi lunghi, interessanti e grammaticalmente corretti. L'algoritmo di Google, infatti, da molta importanza alla qualità grammaticale del testo.
Bisogna poi ottimizzare i metatag HTML, cioè il title, la description e le keyword di ogni singola pagina del sito web.

Contenuti originali e metatag sono due elementi indispensabili del posizionamento siti web, ma la strategia SEO è motlo più vasta e articolata. Altri fattori sono ad esempio la qualità del codice di programmazione, la scelta del nome del sito, la scelta delle URL di ogni singola pagina, i link in entrata e in uscita, il pagerank assegnato daGoogle al sito, l'interazione con i social network, l'anzianità del sito stesso... Insomma, si tratta di uno scenario molto complesso, che solo un professionista del SEO è in grado di affrontare in maniera completa. 

E se anche in futuro Yahoo dovesse superare definitivamente Google, è probabile che testi lunghi e ben scritti continuerebbero ad essere la chiavedi volta del SEO anche sul secondo motore di ricerca. Del resto, come dicono gli inglesi, Content is the king.