Ostia – Carenza di personale al Grassi e al Cpo di Ostia. Voci, sembrerebbe non smentite, di possibili chiusure di reparti dell’ospedale lidense e del centro per la cura dei mielolesi di viale Vega. Difficoltà e lunghe liste di attesa per i cittadini che intendono usufruire dei servizi sanitari presenti nei presidi della Asl Roma3.


STATO DI AGITAZIONE – "E’ per queste ragioni che la Rsu", come sottolineano in una nota i Cobas Asl Rm3, "attraverso il coordinatore, insieme a Cgil, Uil di Comparto e al Sindacato dei medici - Anao (la Cisl aveva comunicato in una nota la sua dissociazione in quanto l’iniziativa non era stata condivisa) hanno “indetto uno stato di agitazione per la grave carenza del personale e per le problematiche derivanti dall'applicazione della L. 161/2014”.


LA LEGGE 161/2014 – “Il 25 febbraio, il ministero della salute ha emanato l’ennesima circolare con l’obiettivo di permettere gli adeguamenti organici nel rispetto della 161”, spiega Eugenio Bellomo, coordinatore Cgil.Ad oggi, infatti, questi ‘adeguamenti organici’, ossia incremento del personale al Grassi ed al Cpo non risultano essere stati effettuati mentre la situazione si va facendo sempre più critica, anche in vista dell’imminente stagione estiva quando sul litorale di Roma si riverseranno turisti e romani e la popolazione raddoppierà. Come potranno far fronte alla domanda crescente di prestazioni e assistenza?”, si chiede Eugenio Bellomo e, con lui, Uil Fpl e Anao.


GIOVEDI’ 28 APRILE – Venerdì scorso si è tenuta un’assemblea nella Sala Sinibaldi, al Grassi, e prima un incontro con il neo direttore generale della Asl Rm3, Giuseppe Legato, che dovrebbe restare alla guida dell’azienda sanitaria per un anno, fino a dicembre 2016. Domani, giovedì 28 aprile, alle ore 15, le sigle sindacali saranno sotto la sede della Direzione generale della Asl Rm3, per porre al commissario straordinario 'soltanto' questa domanda: “Avete ottemperato a quanto richiesto dalla L. 161/2014? Più semplicemente, avete verificato cosa potete fornire in termini di servizi con il personale attualmente a disposizione?”. Le organizzazioni saranno presenti a Casalbernocchi per “ascoltare le domande e le risposte del general manager”.


LA CONDANNA UE – Nella nota della scorsa settimana i Cobas Asl Rm3 hanno voluto esprimere la propria posizione in merito allo stato di agitazione. “Ora si scopre nuovamente l’’urgenza’ e l’ennesima ‘emergenza’, anche a seguito dell’applicazione della L. 161/2014 sull’orario di lavoro che, sembra, sia stata ‘scoperta quasi improvvisamente, peraltro, solo dopo la condanna della Corte di Giustizia dell’Unione Europea con la minaccia di sanzioni e pesanti penalizzazioni economiche in merito alla sua mancata applicazione (25 novembre 2015). In realtà su tale problematica hanno inciso e incidono pesantemente le politiche economico/finanziarie dei vari governi di centrodestra e di centrosinistra attraverso le ‘leggi di stabilità’, i ‘piani di rientro’, il ‘blocco del turnover ed altro’. La situazione è però anche il prodotto e la conseguenza dell’assenza di una reale programmazione e di scelte dettate dal pressappochismo”.


LA VICENDA – “In questi anni, infatti”, spiegano i Cobas, “mentre da una parte si denunciava la carenza del personale, dall’altra venivano annunciati e attivati presso l’ospedale Grassi, il reparto di sub-intensiva (ora accorpato alla rianimazione) con personale assunto a tempo determinato in occasione dell’influenza H1N1, l’apertura” di ‘Presidi di medicina scolastica’ e persino un fantomatico ‘pronto soccorso scolastico senza dimenticare che, recentemente, nel territorio di competenza della Asl Rm3, Ostia ed il X Municipio, sono stati ‘attivati servizi (abbattimento lListe di attesa, ambulatorio cure primarie) aperti nei giorni festivi attraverso lo strumento delle prestazioni aggiuntive e di presidi come la cosiddetta Casa della Salute rimasti, insieme al presidio di via Paolini, delle vere e proprie ‘scatole vuote’”.


LE POLITICHE AZIENDALI – “A rendere ulteriormente più gravose le problematiche e le criticità esistenti sono state anche le cosiddette politiche di gestione delle risorse umane e professionali realizzate nel corso di questi anni attraverso mobilità, trasferimenti comandi, ed altro con logiche e modalità che nulla avevano ed hanno a che vedere con le esigenze ed i criteri di priorità, di efficienza e di funzionalità delle diverse strutture e dei servizi sociosanitari”, continua la nota dei Cobas.


COBAS ASL RM3 – “Il Cobas Asl Rm3, pur non ignorando e nascondendo limiti, contraddizioni e difficoltà presenti all'interno delle diverse realtà e organizzazioni sindacali anche per le modalità e il percorso con cui si è giunti all'indizione dello stato di agitazione, esprime soddisfazione per la buona riuscita dell'assemblea generale svoltasi il 15 aprile scorso presso la sede di Casalbernocchi e per l'esito e la sintesi positiva che, in questa, è stato possibile raggiungere, sia in merito allo scorrimento della graduatoria sulla Progressione Economica Orizzontale entro il 2016 attraverso la riduzione, prevista, peraltro, dal Dca 34/2010 e dal Dca 49/2010, delle posizioni organizzative e dei coordinamenti, nonché sullo stato di agitazione relativamente all'applicazione della L.161/2014 sull'orario di lavoro garantendo sin d’ora il diritto alla fruibilità delle ferie a tutto il personale, come da normativa vigente”, conclude.


STEFANO FASSINA – Ieri, martedì 26 aprile, Stefano Fassina, candidato sindaco di Roma per Sinistra italiana, nel corso del suo tour nel X Municipio, partito dall’ospedale Grassi, proseguito nell’atrio della sede del X Municipio, al canale dei pescatori e infine a Casalbernocchi, ha incontrato i lavoratori ed il dottor Legato, ascoltando le richieste di cittadini e dipendenti.