Roma - Sarà inaugurata oggi, 27 settembre, al Vittoriano, nella solenne e suggestiva cornice del Sacrario delle bandiere delle Forze armate, la Mostra dei crest della Marina militare del collezionista crotonese Antonio Zingali. E’ la prima volta che una mostra del genere, non istituzionale, viene allestita all’interno del monumentale complesso simbolo dell’Unità d’Italia. Zingali, sottufficiale di Marina in congedo e presidente dei sindaci revisori del Gruppo “Cap. Eugenio Corradino Amatruda” dell’Anmi (Associazione nazionale marinai d’Italia) di Crotone, ha nutrito fin da bambino una spiccata passione per il mare. E’ cresciuto ascoltando i racconti di un suo zio, imbarcato su un sommergibile durante la seconda guerra mondiale, decorato con 2 croci di guerra al valor militare, e questo ha avuto su di lui una grande influenza. La sua passione nel collezionare i crest della Marina militare è nata quando aveva dodici anni. Un giorno, un sottufficiale amico di famiglia gli regalò il crest della nave sulla quale era imbarcato, la portaeromobili Giuseppe Garibaldi. Da lì nasceva la sua attrazione verso quell’emblema, costituito da una base in legno sulla quale è applicata una formella metallica che riproduce la sagoma della nave e il relativo motto, che accompagna l’intera vita operativa dell’unità. Il dono del crest del Garibaldi segnava l’inizio di un hobby che in oltre vent’anni di raccolta paziente e sistematica lo ha portato a mettere insieme qualcosa come circa 160 pezzi, inclusi i crest di scuole e reparti della Marina. La maggior parte di loro Zingali li ha reperiti durante il servizio militare. Spesso comprava i crest a bordo delle stesse navi; altre volte gli venivano regalati da colleghi venuti a conoscenza della sua passione. Il periodo trascorso nella Marina militare lo ha molto agevolato. Infatti, in occasione di missioni e di visite presso porti italiani e esteri, gli è stato possibile procurare anche i crest di altre marine, in particolare statunitense, spagnola e francese.

Come altri generi di collezioni, i crest di Zingali hanno atteso molti anni prima di valicare i confini domestici. La prima occasione di farli conoscere al pubblico fu offerta dai festeggiamenti per il sessantesimo anniversario della fondazione del Gruppo “Amatruda” nel mese di settembre 2009. In quella data fu organizzata una mostra nella Torre Comandante del castello di Crotone. La replica avvenne a settembre 2010 a La Spezia, presso il Circolo sottufficiali della Marina militare, in un contesto istituzionale ed umano particolarmente sensibile alla storia e alle tradizioni della Marina militare. Ad invitare Zingali nella città ligure era stato il primo maresciallo luogotenente Alfonso Zampaglione, responsabile del sito www.naveardito.it e dinamico rappresentante del Comitato ‘Amici di Nave Ardito’. L’occasione era data dal 3° Raduno degli equipaggi di Nave Ardito, cacciatorpediniere lanciamissili ormai in disarmo nel cui nome, sulla scia di ricordi e sentimenti, continuano ad incontrarsi quanti hanno prestato servizio a bordo dell’unità. A settembre 2011 il 4° Raduno degli equipaggi di Nave Ardito, a Livorno, rappresentò per i crest di Zingali un’ulteriore ascesa sulla scala della visibilità. La mostra venne allestita all’interno della prestigiosa Accademia Navale. Lusinghiero fu l’apprezzamento fatto dall’allora comandante dell’Accademia, ammiraglio Pier Luigi Rosati. Detto da lui, non si era mai visto a Livorno un evento espositivo del genere. L’anno scorso un’altra tappa per i crest di Zingali: il castello aragonese di Taranto. Anche nella città pugliese la mostra è stata allestita nel contesto dell’annuale raduno, il quinto, degli equipaggi dell’Ardito. Il 6° Raduno, nel cui programma è quest’anno inserita la mostra dei crest, segna il ritorno a Roma degli ex marinai del cacciatorpediniere dopo il primo raduno del 2008.

La mostra sarà inaugurata ufficialmente venerdì 27 settembre alle ore 12 alla presenza di autorità civili e militari. I pezzi esposti spaziano dalle unità degli anni Cinquanta fino alle più recenti entrate in servizio nella Marina militare. I visitatori saranno guidati in un percorso all’insegna della storia, della mitologia, della tecnica navale, delle tradizioni marinare e di quant’altro ogni nave richiama con il suo nome e il proprio motto, frequentemente espresso in latino. Schede didattiche dei singoli pezzi e delle relative unità e classi, insieme alla proiezione di diapositive, offriranno le necessarie informazioni.

Storia, mitologia e tradizioni marinare legate ad ogni crest rappresentano motivo d’incontro, di scambio e di confronto tra cultori di questo tipo di collezionismo, ma anche di curiosità e di voglia di saperne di più nella maggior parte dei visitatori. Inoltre, le mostre di Zingali si sono rivelate un fattore di promozione dell’identità, della cultura e del turismo della terra d’origine. Come già avvenuto a La Spezia, i contributi concessi dalla Provincia di Crotone e dall’Associazione nazionale marinai d’Italia – Gruppo ‘Amatruda’ di Crotone – consentiranno anche al Vittoriano l’allestimento di spazi espositivi dedicati all’Area marina protetta ‘Capo Rizzuto’ ed a quant’altro Crotone e la sua provincia offrono sul piano delle bellezze naturali, dell’archeologia, delle tradizioni locali e dell’enogastronomia.  A cura della docente del Liceo classico di Crotone, Caterina Fiorita, sono stati realizzati pannelli didattici sull’antica colonia magno-greca di Kroton che verranno affiancati dalla proiezione di diapositive.