Un semplice rimprovero verbale da parte di una professoressa nei confronti di un’alunna, di una scuola media di Ostia, ha scatenato l’ira della madre che, probabilmente avvisata al cellulare dalla figlia, ha atteso la docente all’uscita da scuola e l’ha aggredita. L’arrivo poi dei Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Ostia, chiamati dalla Scuola, ha ulteriormente infiammato gli animi: la mamma (40 anni), aiutata da un’altra figlia (20 anni), ha insultato, minacciato e strattonato i militari rifiutando di  placarsi. In caserma, dove le due donne sono state portate in stato di arresto, sono poi giunti altri due familiari: un altro figlio (18 anni) e un fratello (38 anni, pregiudicato) della madre dell’alunna rimproverata. Anche questi ultimi intervenuti, pretendendo spiegazioni sul fermo delle parenti, hanno cominciato a urlare e insultare i Carabinieri. Ai vari inviti alla calma i due hanno risposto opponendo anche loro resistenza e violenza nei confronti dei Carabinieri. Alla fine tutti e quattro i parenti, tutti romani, residenti dalle parti di piazza Gasparri, sono stati arrestati e si trovano ora ristretti presso Rebibbia le donne e Regina Coeli gli uomini. All’origine del rimprovero della professoressa pare ci sia stato un comportamento offensivo da parte dell’alunna  nei confronti di una compagna di classe.

“Non bisogna minimizzare sull’increscioso fatto accaduto oggi a Ostia. E’ imbarazzante apprendere che, al giorno d’oggi, gli insegnanti siano sempre più in balia, trovandosi poi indifesi, delle violenze e dei ‘capricci’ degli alunni e dei loro genitori. La vicenda di oggi deve però portare anche una seria riflessione. Il fatto deve essere un monito per le istituzioni che devono assolutamente intervenire per placare la deriva di valori a cui assistiamo all’interno di molte scuole italiane. Il docente, per molti studenti e gli stessi genitori, non è più un punto di riferimento valoriale né una persona capace di veicolare cultura e conoscenza ma un soggetto da non rispettare e che deve mostrare non troppa autorità. Il più delle volte, quando molti insegnati cercano di ristabilire decoro ed educazione in classe, vengono anche ‘richiamati all’ordine’ dagli stessi genitori che dovrebbero invece apprezzarne il lavoro. Questa è una cosa inaccettabile e deprecabile. C’è bisogno che l’insegnante torni ad essere il vero punto di riferimento per la scuola in quanto rappresenta l’istruzione stessa. Alla luce della vicenda faccio i miei complimenti ai carabinieri di zona che hanno saputo arginare la situazione in tempi celeri scongiurando il peggio”: lo afferma in una nota Alessandro Onorato, capogruppo Udc in Campidoglio.