Ostia – Fine settimana immersi nei profumi e nel verde della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano grazie alle due escursioni organizzate dal Cea. Si comincia sabato 26 con appuntamento alle ore 16.15  alla "sbarra verde" posta all'incrocio tra  via del Lido di Castelporziano con via della Villa di Plinio, nei pressi dell' ex Dazio, via Litoranea.Durata della visita: 2 ore circa. Costo: 5 euro la visita e 3 euro per il biglietto di ingresso, under 18 solo 3 euro.

 

L'itinerario a piedi è lungo circa 1 km andata e ritorno. Il percorso è parallelo all'antica via Litoranea denominatata Severiana. Questa via, che attraversa la Pineta per circa 5 km, prende il nome da Settimio Severo, che la fece lastricare nel 198-209 d.C.; nella pineta troviamo alcuni i resti dell'antica via: tratti di lastricato di basoli ed alcuni muretti laterali. Visiteremo la cosidetta Villa di Plinio. La villa è stata oggetto di scavi clandestini fin dal Settecento, mentre è interessata da scavi e ricerche a partire dagli anni Trenta. Nonostante le indicazioni di Plinio il Giovane sull'ubicazione della villa che si ritrovano nella lettera al suo amico Gallo, il problema della sua identificazione non è stato mai completamente risolto. Secondo alcuni studiosi si tratterebbe della Villa dell'oratore Ortensio (114-54 a. C.).
La villa è distantante solo pochi metri dalla Via Severiana e dal mare che oggi si trova a circa 600 metri.

Il primo impianto è di età giulio-claudia (I secolo d. C.) contraddistinto dall'opera reticolata. Il progetto prevedeva l'adattaemnto del complesso alla morfologia e ai dislivelli altimetrici della duna. Il quadriportico si può localizzare facilmente grazie all'arco in laterizio riedificato negli anni Trenta. Ben poco rimane del porticato. Nel 1933 la tenuta di Castelfusano viene acquistata dal Comune di Roma ed in seguito vincolata come area di pregio ambientale e paesaggistico. Il 26 giugno 1980 fu istituito il Parco Regionale, che oggi è parte della Riserva naturale statale "Litorale romano" (D. M. 29/3/1996). Duemila anni fa la linea di costa era molto arretrata, all'altezza di Ostia Antica circa, e dietro una fascia di dune si trovavano estese lagune oggi prosciugate. Il fiume Tevere ha nel tempo portato grandi quantità di limo e di sabbia, che si sono accumulati in cordoni paralleli al mare, creando l'attuale linea di costa. Infatti, percorrendo un qualsiasi sentiero in direzione perpendicolare alla costa, si possono notare rilievi corrispondenti agli antichi cordoni dunali.


Domenica 27 maggio si prosegue con una visita gratuita grazie al contributo del Comune di Roma. Appuntamento: ore 17. Fermata metro Castelfusano - penultima fermata trenino Roma – Ostia. Rientro: ore 19.00 circa. L’itinerario è lungo circa 5 km che dalla stazione di Castel Fusano ci porta alla zona colpita dall'incendio del 2000. Attraverseremo così la pineta e lecceta vetusta fino ad arrivare all'area dove il bosco mediterraneo è ricresciuto prodigiosamente con esemplai di pino domestico che in questi 12 anni, nati dai semi hanno raggiunto altezze di 4 5 metri.

 

Si avrà la possibilità di osservare gli arbusti della macchia che offrono ancora numerosi e vivaci frutti come quelli rossi del corbezzolo, della smilax, dell'alaterno e del lentisco. I frutti meno vistosi, di colore blu e nero, sono quelli del mirto, della fillirea. In questo periodo completano la maturazione le ghiande, cibo prediletto dei cinghiali. Per la macchia mediterranea il periodo più ricco di frutti è quindi l'autunno. . Il percorso sarà prevalentemente perpendicolare  alla linea di costa, dove abbiamo la possibilità di conoscere un buon numero di specie di alberi e arbusti che caratterizzano la nostra Pineta di Castel Fusano.  Castelfusano è ampio circa 1100 ettari e costituisce una parte importante della Riserva naturale Statale del Litorale Romano.