Nel nostro Paese si consumano circa un milione e mezzo di scatolette di tonno ogni giorno. Le industrie alimentari sono alla ricerca – essenzialmente – di due qualità di tonno: quello Albacares e quello Skipjack. Il primo è detto anche “a pinna gialla” che piace essenzialmente agli italiani e ai francesi;l’altro è molto apprezzato dagli inglesi. In un tempo, in Italia, la cattura del tonno avveniva nelle cosi dette “tonnare” e la si faceva secondo rituali antichissimi che quasi avevano del sacro. La lotta dell’uomo, con la sua superiorità, per la sua sopravvivenza che sfruttava le risorse che Madre Natura metteva a sue disposizione. Adesso questo “gioco” bello e terribile, ma regolato da norme quasi cavalleresche è finito! E con la fine del rispetto di queste regole il tonno rischia l’estinzione. Un tempo si pescava solo ed esclusivamente quella quantità necessaria, secondo regole ben determinate, ora si ricerca la massima quantità possibile per alimentare una vera e propria “catena di montaggio” dell’inscatolamento e la commercializzazione del tonno sott’olio o al naturale. I metodi attuali di pesca del tonno – inevitabilmente – creano danni a tutte quelle altre specie di pesci che vivono attorno ed insieme ai branchi di tonno: delfini, tartarughe, ecc..,ecc. Infatti le nuove tecniche di pesca sono effettuate con navi sempre più moderne dotate di apparati di ricerca dei branchi anche in profondità oceaniche che quando gettano le reti “pescano” di tutto e di più. Come in ogni realtà ci sono flotte di pescherecci che si attengono scrupolosamente alle norme dettate dai Paesi che perseguono “una pesca sostenibile” atta a tutelare sia la specie animale dall’estinzione che una forma di attività commerciale per le prossime generazioni; ma anche flotte di pescherecci “pirata” che pescano con tecniche mirate essenzialmente alla massima quantità del prodotto riportato in porto per la vendita. I’aspetto principale da perseguire e quello della sostenibilità pescabile tra il pesce catturato e la sua naturale riproduzione. Se si tiene conto di questo fondamentale aspetto si manterrà inalterato l’ eco-equilibro all’interno dei mari per evitare squilibri e disordini nella fauna e nella flora degli oceani e dei mari.