É stata presentata questa mattina la seconda edizione del progetto dell’Unione Europea “EAD” — European Action on Drugs - una campagna di sensibilizzazione, informazione e attivazione promossa dalla Direzione Generale Giustizia, Libertà e sicurezza della Commissione europea. Il progetto ha l’obiettivo di coinvolgere e organizzare azioni concrete con gli attori sociali come le istituzioni, il settore privato, le scuole per sensibilizzare le giovani generazioni sui rischi connessi all’uso di sostanze stupefacenti. Il Centro di Formazione Professionale comunale Pier Paolo Pasolini di via Baffigo è coinvolto da un anno nella realizzazione della campagna. Da dicembre 2009 a marzo 2010 alcuni esperti hanno tenuto corsi ad hoc a studenti di 4 classi, ciascuna composta da una media di 20 giovani, sui gravi rischi connessi all'assunzione di sostanze stupefacenti. Sono state realizzate, inoltre, una serie di azioni concrete, come i campionati del Mondo di Skate, i viaggi nei Parchi Letterari del Tevere, giornate di affiancamento al Corpo forestale dello Stato e diverse manifestazioni di carattere sportivo. Il CFP Pasolini è stato premiato dalla Commissione Europea in qualità di soggetto promotore di iniziative destinate alla lotta all’emarginazione ed esclusione sociale. “Sono molto orgoglioso di una realtà come il Centro di Formazione Professionale Pasolini - ha dichiarato l’assessore alle Attività Produttive e Lavoro del Comune Davide Bordoni - che può vantare un ruolo di assoluta rilevanza nell’impegno sociale a favore dei giovani e di chi è maggiormente esposto ai rischi dell’emarginazione. Con il direttore Bensi abbiamo da tempo avviato una rete tra istituzioni e attori sociali del XIII Municipio che sta cambiando la realtà di quanti sono a rischio di esclusione sociale, offrendo loro un’alternativa o più semplicemente la possibilità di esprimere le proprie idee, la propria fantasia. La chiave di successo del CFP Pasolini è cercare di coinvolgere i giovani, dare loro un punto di aggregazione sociale, e per questo, così come per la collaborazione, desidero ringraziare il direttore Bensi”.