Per alcuni è una scelta etica, per altri di salute o semplicemente di salvaguardia dell'ambiente. Quale che sia la motivazione che spinge gli italiani a cambiare abitudini alimentari, gli ultimi dati dell'Eurispes ci consegnano questo quadro: Il "popolo" dei vegani e vegetariani aumenta al ritmo di 1.600 persone al giorno. Nel 2013 erano il 6% della popolazione italiana. Sono diventati il 7,1% nel 2014. E l’8% nel 2015. Andiamo verso i 5 milioni di persone che scelgono questo stile di vita.

Quando parliamo dei vegetariani, semplificando al massimo, intendiamo quelle persone che hanno deciso di abbandonare carne e pesce nella loro alimentazione, mentre quando parliamo dei vegani parliamo di quelli che hanno abbandonato oltre alla carne e al pesce anche i derivati animali come formaggi, uova e latte.

La carne è l'alimento maggiormente sotto accusa, sia per i costi ambientali (diverse realtà come i "Reducetarian" denunciano che il 20% di CO2 è derivato dalla produzione di carne); sia per la qualità della carne e per i rischi legati alla salute come recentemente denunciato dall'Organizzazione mondiale della sanità. La denuncia dell'Oms: "carne rossa e insaccati aumentano il rischio cancro", nelle due settimane successive alla pubblicazione ha comportato un calo delle vendite del 10% poi riassorbito lentamente, superato l'effetto shock sui consumi provocato dalla notizia. Insomma, sembra che gli italiani non smettano di mangiare la carne soltanto come effetto della crisi economica. In molti casi è una scelta motivata da etica e dalla cura della propria salute.

Aumentano i consumi dei prodotti legati alla dieta vegana e vegetariana: bevande sostitutive del latte (soia, riso, mandorla) sono cresciute del 17% nel 2015. Incrementi a doppia cifra anche per formaggi di soia (+24%) e zuppe di verdura pronte (+38%). Questi dati hanno portato i supermercati ad attrezzarsi: Coop ha introdotto l’area vegan nel 2013 con la linea ViviVerde, Pam punta su Veg&Veg, Esselunga ha scelto VeganOk. Despar ha appena lanciato Veggie.

Nel X Municipio di Roma la catena NaturaSì, specializzata in prodotti esclusivamente biologici e alimenti per vegani e vegetariani ha deciso di aprire un punto vendita a Casalpalocco. Non solo grandi realtà ma anche esperienze familiari come la bottega Capohorn in zona Acilia, il contadino dell'Infernetto, il punto vendita Coldiretti Ostia Antica e l'azienda agricola "Le terre di Nunzia" in zona Dragona. Queste sono solo alcune realtà. In tanti hanno deciso di organizzarsi anche con esperienze di gruppi d'acquisto sociali (Gas), comprando direttamente dai produttori, risparmiando e tenendo alto il livello di qualità del cibo.

L'Italia contende alla Germania il primato di paese più vegetariano dell'Ue. Hanno buone percentuali paesi come Svezia e Austria. Russia, Usa, Francia, Spagna, Giappone e Cina si attestano tra cifre che vanno dal 2 al 4 %. Fuori classifica l'India con il suo 30%. Con il tempo capiremo se questa crescita in Italia è dettata da una moda passeggera e dalla crisi economica o se piuttosto è una scelta strutturata dettata dall'etica, dalla sostenibilità e dalla ricerca di una salute migliore. Al momento il "popolo" dei vegani e vegetariani è in crescita.