Si: 'Giardini rinsecchiti nel X Municipio: dal M5s arrivano tentativi per il mantenimento del verde pubblico'
Una gioco di prestigio ben fatto si compone di tre parti, tre atti, che sono rispettivamente la “promessa” e la “svolta”, e il “prestigio”. Sulla “promessa” abbiamo fiumi di parole e di inchiostro sparsi al vento, la “svolta” è caratterizzata da un’autobotte utile come un mestolo durante un naufragio, ma il vero colpo di scena è il “prestigio”: promuovere un bando per affidare 49 fra aree verdi e parchi pubblici, compresi giardini storici e aree dall’alto valore monumentale, a cittadini e associazioni. Peccato che tutti gli oneri assicurativi e giuridici ricadano interamente sugli affidatari che, oltre a manutenere l’area assegnata, dovranno assumersi tutti gli oneri diretti e indiretti. In linea di massima ben venga la collaborazione dei cittadini nella gestione del verde pubblico, magari attraverso il coinvolgimento delle scuole.
Va meno bene se questa operazione furba serve ad ammantare le inefficienze dell’Amministrazione o peggio preparare il terreno ad arretramenti irreversibili degli Enti pubblici nella gestione del patrimonio pubblico. La cura del verde pubblico è direttamente connessa con le scelte urbanistiche, gli arredi utilizzati, la funzione sociale svolta dagli spazi verdi, e non può essere lasciata all’improvvisazione o alla volontà, sebbene preziosa, dei singoli. Serve, in ogni caso, un coinvolgimento diretto dell’Amministrazione al fine di sostenere i cittadini nel loro impegno civico, regolare, pianificare e supervisionare le attività svolte al fine di evitare, ad esempio, distorsioni sull’utilizzo delle aree assegnate. Serve più presenza delle Istituzioni nella gestione della cosa pubblica e non arretramenti “furbi”.
Silvia Messina, candidata nella lista di “Sinistra Civica Ecologista” per il Municipio X, è categorica: “Scorrere le aree messe a bando è estremamente interessante quanto dispersivo. Si va da pochi metri quadri stradali fino a Parchi come il Simone Renoglio o il Pallotta i quali, oltre al verde, hanno anche strutture da manutenere. Le incongruenze del bando sono molteplici e, ad ogni modo, non può esserci un progetto complessivo di gestione del verde pubblico del Municipio che non tenga conto delle specificità della flora autoctona del territorio”.
Così in una nota Marco Possanzini, Segretario Sinistra Italiana X Municipio
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