Non hanno atteso i vigili del fuoco: il coraggio e la prontezza di Salvatore e Fabio hanno evitato la tragedia

Roma – E’ bastato un attimo per trasformare un normale turno di servizio in un salvataggio eroico. Due agenti del Commissariato Spinaceto, Salvatore e Fabio, sono intervenuti in via Rotellini, dove un incendio stava divorando un appartamento al quinto piano di una palazzina. All’interno, un’anziana di 88 anni, invalida e sola, era rimasta intrappolata tra le fiamme e il fumo.

L’allarme e la corsa contro il tempo

Era tarda mattina quando, via radio, è arrivata la segnalazione: un incendio in corso in uno stabile del quartiere. I due agenti, senza esitazione, si sono diretti verso l’indirizzo indicato.

Al loro arrivo, una densa colonna di fumo nero fuoriusciva dalle finestre, mentre i residenti, in strada e visibilmente scossi, gridavano che nell’appartamento viveva un’anziana invalida impossibilitata a muoversi.

Il coraggio oltre ogni protocollo

In quei momenti non c’è stato spazio per il calcolo. Salvatore e Fabio non hanno atteso l’arrivo dei vigili del fuoco: hanno raggiunto rapidamente il quinto piano, forzato la porta d’ingresso e sono entrati nell’abitazione, ormai invasa da un fumo denso che rendeva ogni respiro difficile.

Tra le stanze annerite e l’odore acre fumo, hanno trovato Maria, 88 anni, seduta e disorientata, incapace di fuggire. Senza esitare, i due agenti l’hanno sollevata e portata via tra le fiamme, scendendo le scale fino al piano terra, mentre il fumo li inseguiva lungo le rampe.

La salvezza e il ritorno tra le fiamme

Una volta in salvo, Maria è stata affidata al vicino di casa che aveva dato l’allarme. Solo allora i due agenti sono tornati nell’edificio, rischiando nuovamente la vita per assicurarsi che non ci fossero altre persone intrappolate. Hanno disattivato l’impianto elettrico, aperto le finestre per favorire la fuoriuscita del fumo e contribuito a mettere in sicurezza l’intero stabile.

L’arrivo dei Vigili del Fuoco e l’abbraccio con la figlia

Pochi minuti dopo sono arrivati i Vigili del Fuoco, che hanno completato le operazioni di spegnimento e messa in sicurezza.

Maria, ancora scossa ma illesa, ha rifiutato il trasporto in ospedale preferendo restare accanto ai due agenti che le avevano appena salvato la vita. Quando è giunta la figlia, l’ha potuta riabbracciare grazie a loro.

“Solo un gesto umano, prima ancora che di servizio”

Salvatore e Fabio hanno minimizzato il loro gesto, definendolo “solo un dovere, un atto umano prima ancora che professionale”.

Ma il loro intervento racconta qualcosa di più: la forza silenziosa di chi ogni giorno serve la comunità, spesso senza clamore, pronti a rischiare tutto per difendere la vita altrui.

Un gesto di coraggio che ricorda a tutti che l’eroismo non è fatto di grandi parole, ma di scelte istantanee — quelle che, in una manciata di secondi, possono fare la differenza tra la vita e la morte.