Ostia – Sequestro parziale dello stabilimento Salus sul lungomare Paolo Toscanelli, a Ostia. Denunciato il concessionario.


I CONTROLLI - Proseguono i controlli della polizia locale di Roma Capitale negli impianti balneari del Lido, così come disposto dalla commissione prefettizia presieduta dal dottor Domenico Vulpiani. Questa mattina ad essere sottoposto a ispezione da parte degli agenti del X gruppo Mare agli ordini del comandante Antonio Di Maggio è stato il Salus, stabilimento notissimo posto nelle vicinanze del pontile.


GLI ILLECITI – I sigilli sono stati apposti dai vigili per ‘presunti abusi edilizi’ nell’area bar del ristorante, nelle cucine della tavola calda, lungo un percorso di accesso alla battigia, realizzato in violazione con la metratura concessa dodici anni fa, e sul mattonato esterno dello stabilimento. Il sequestro riguarderebbe 500 metri quadrati per difformità urbanistiche, ampliamenti e tettoie chiuse utilizzate per attività commerciali. Il titolare della concessione è stato denunciato, ha detto ad Ostia Tv il comandante Di Maggio. In corso approfondimenti da parte degli agenti.



LE VERIFICHE - Continuano le verifiche della polizia locale, della capitaneria di porto e dell'Agenzia del Demanio. L’ultima operazione in ordine di tempo riguarda il sequestro del ristorante dello stabilimento Le Dune lo scorso 27 novembre. In precedenza i controlli avevano riguardato il Tibidabo beach, il Lido e il V-Lounge dove erano state rilevate lievi irregolarità come passerelle o tettoie troppo sporgenti, mentre sarebbero stati contestati illeciti al Bettina, allo Shilling-La Rotonda e alla Casetta.

 
ALFONSO SABELLA - L’ex assessore alla legalità del comune di Roma ed ex delegato al litorale del sindaco Ignazio Marino, Alfonso Sabella, nel corso di un’audizione in commissione Antimafia una decina di giorni fa, aveva dichiarato: “Sono 71 le concessioni ad Ostia per stabilimenti balneari, le ho fatte controllare tutte e ho trovato tantissime irregolarità e violazioni palesi che dovrebbero portare alla revoca o alla decadenza delle concessioni”.

 
LE DICHIARAZIONI  – Il magistrato aveva anche ammesso di aver “fatto l’errore grandissimo di rimandare tutto al 1 ottobre per non pregiudicare la stagione estiva, poi le vicende che hanno riguardato il Comune hanno impedito di completare il lavoro di revoca e l’avvio di decadenza delle concessioni”. Alfonso Sabella aggiunse anche che “sono stati consumati abusi edilizi che sono stati occultati, lo dico con cognizione di causa, presso l’ufficio condono edilizio di Roma, dove giacciono delle pratiche con domande di condono che sicuramente saranno rigettate, visto che si tratta di abusi edilizi commessi sul demanio in zone ampiamente vincolate”.