Ostia, fiaccolata per Simone Schiavello. Battaglia: “Stop allo sfruttamento dei giovani nel traffico di droga”
Di Maria Grazia Stella il 20/10/2025
L’assessore capitolino alle Periferie: “Solo un’azione condivisa e costante potrà difendere i nostri ragazzi da una criminalità che ruba il futuro ai territori”
Ostia (Rm) – L’assessore alle Periferie di Roma Capitale, Pino Battaglia, ha espresso la propria vicinanza alla famiglia di Simone Schiavello, il ragazzo di 19 anni ucciso nei giorni scorsi in via Antonio Forni, a Ostia.
In occasione della fiaccolata organizzata in sua memoria, l’assessore ha voluto lanciare anche un appello contro lo sfruttamento dei giovani da parte delle organizzazioni criminali legate al traffico di droga.
Battaglia: “Proteggere i ragazzi dal vortice della criminalità”
“La fiaccolata di questa sera – ha dichiarato Battaglia – è un momento di dolore e di riflessione collettiva, ma anche un segnale forte contro la violenza e contro lo sfruttamento dei giovani da parte di chi lucra sulla loro fragilità.
La tragedia di Simone ci ricorda quanto sia urgente proteggere i nostri ragazzi dal vortice della droga e della criminalità, che li illude con promesse di facili guadagni e li trascina in una spirale senza via d’uscita”.
L’assessore ha ricordato che proprio tra via Forni e via Fasan da tempo si registrano attività di spaccio legate a un giro di droga che, secondo le stime, muove oltre 300mila euro al mese.
“Un sistema che si alimenta sfruttando la vulnerabilità dei più giovani – ha spiegato – spesso arruolati come pusher dalle bande della Capitale in cambio di pochi soldi o, peggio ancora, di una falsa illusione di riscatto sociale”.
“Ostia non è un caso isolato”
Battaglia ha sottolineato come la situazione di Ostia si inserisca in un quadro più ampio e preoccupante.
“Ostia non è un caso isolato – ha aggiunto –. Quartieri come Tor Bella Monaca, San Basilio, Corviale e il Quarticciolo rappresentano oggi alcune delle piazze di spaccio più redditizie della città. Solo nell’ultimo anno, oltre 400 minorenni sono finiti sotto indagine per reati legati al traffico di stupefacenti: numeri che raccontano una realtà drammatica, fatta di adolescenti sottratti alla scuola, allo sport e a una vita normale”.
“Il vero lavoro da fare a Roma – ha proseguito – è colpire il traffico di droga alla fonte, chiudendo i rubinetti che alimentano questo sistema. Serve un’azione investigativa ancora più mirata e coordinata, capace di interrompere il flusso di sostanze che raggiunge i nostri quartieri e distrugge il futuro dei più giovani”.
“La fiaccolata è anche un impegno civile”
“Oggi più che mai – ha concluso l’assessore Battaglia – è necessario lavorare insieme: istituzioni, forze dell’ordine, scuole, parrocchie e associazioni. Solo costruendo alternative reali e percorsi di fiducia potremo dare ai ragazzi la possibilità di scegliere la vita, non la strada”.
“Questa fiaccolata non è solo un momento di dolore, ma anche un gesto di impegno civile, perché soltanto attraverso un’azione condivisa e costante potremo contrastare davvero il fenomeno dello spaccio e difendere le nuove generazioni da una criminalità che mina il futuro dei nostri territori”.

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