Tra gli appuntamenti in programma Danilo Rea in Piano Solo – tributo a Fabrizio De André, Stabat Mater regia di Luca Guadagnino, lo spettacolo Premio Ubu Via del Popolo di Saverio La Ruina

Ostia (Rm) - Tutto è possibile è il claim che accompagna la nuova stagione 2025/2026 del Teatro del Lido di Ostia, al via dal 1° ottobre con un percorso di appuntamenti che spazia dal teatro, alla danza, alla musica, agli spettacoli per bambine e bambini fino ai laboratori e alle mostre, un’offerta culturale che costituisce l’approccio pionieristico, pubblico e partecipativo del Teatro del Lido, da sempre spazio essenziale per la vita della città, in cui far emergere la potenza del Teatro come racconto del presente e testimonianza di una comunità che continua a riconnettere la scena al suo territorio.

“Il nostro è un teatro che vuole essere a servizio di tutti i cittadini” afferma Cristiano Petretto della direzione artistica, “per questo la nostra stagione è un percorso di eccellenze nazionali che ha come obiettivo quello di proporre un’offerta culturale che guarda al teatro d’arte popolare. Abbiamo a cuore la scelta di spettacoli stilisticamente molto diversi che possono incontrare il gusto di un pubblico fortemente eterogeneo”.

La stagione si apre sotto il segno dell’immaginazione come testimoniano le illustrazioni firmate dall’artista Mariagiulia Colace, balene sospese tra cielo, città, pineta fluttuano leggere in scenari quotidiani, urbani e naturali suggerendo la possibilità di guardare oltre i limiti apparenti, dove la meraviglia irrompe nel quotidiano.

Tanti gli appuntamenti in programma, nella prima parte di stagione da ottobre a dicembre, la musica di Danilo Rea con il suo omaggio Piano Solo a Fabrizio De Andrè, il teatro di Luca Guadagnino con Stabat Mater, lo spettacolo premio Ubu Via del Popolo firmato da Saverio la Ruina, l’omaggio dell’Orchestra del TdL a Quincy Jones, spettacoli e laboratori per tutte le età.

Teatro

A inaugurare la stagione del teatro di prosa il 12 ottobre è Via del Popolo, all’interno di Agorà-Ilnaufragarmèdolce, di e con Saverio La Ruina, Premio UBU 2023 per il “miglior nuovo testo italiano”, un racconto che svela le trasformazioni di una società in cui la globalizzazione ha eroso le relazioni personali. Il 17 ottobre per Trame Urbane – Nutrimenti Terrestri, va in scena Da fuori tutto bene, il can can del cancro, di Valdrada Teatro di Giulia Vanni e Daniele Fabbri, spettacolo tra dramma e varietà per raccontare una storia vera e abbattere i tabù sulla malattia. Appuntamento l’8 novembre con Per questo mi chiamo Giovanni, da un padre a un figlio la storia di Giovanni Falcone, ispirato al romanzo di Luigi Garlando, di Gianni Clementi con la regia di Stefano Messina, un’opera di teatro civile che ripercorre, attraverso lo sguardo di un bambino e la voce di un padre, la vita e l’eredità morale di Giovanni Falcone. Tra teatro e musica il 9 novembre in scena Pasquasia – diceria dell’era degli scarti, per Trame Urbane – Nutrimenti Terrestri, di e con Flavia Gallo, che racconta la storia delle miniere della Sicilia centrale, un luogo trasformato in discarica per rifiuti di ogni tipo accompagnata dall’intensa trama musicale dell’Orchestra del Teatro del Lido di Ostia.

Il 26 novembre, per Trame Urbane – Nutrimenti terrestri, va in scena Invenzioni, tratto da “L’invenzione occasionale” di Elena Ferrante, di Andrea Giannoni, con Viola Graziosi, una messa in scena ispirata agli articoli della Ferrante scritti sul The Guardian, un viaggio nei suoi pensieri, dubbi, sentimenti e riflessioni su temi universali. Il 27 e 28 novembre Valdrada Teatro torna in scena con Le donne al Parlamento 2100, una rivisitazione de “Le Ecclesiazuse” di Aristofane, per indagare il tema del potere femminile in un domani distopico post-apocalittico, mescolando sapientemente i generi della commedia e del thriller. Arriva il 13 dicembre il ritorno alla regia teatrale di Luca Gudagnino con Stabat Mater di Antonio Tarantino, con Fabrizia Sacchi nel ruolo di Maria Croce in un monologo feroce di dolore e redenzione per il figlio in carcere e per tutte le anime dannate. Il 20 dicembre 369 gradi presenta Several love’s requests, un’indagine performativa sul desiderio maschile online.

Musica e danza 

Il teatro del Lido ospita uno dei più grandi pianisti jazz italiani Danilo Rea, il 19 ottobre con Piano Solo – tributo a Fabrizio De André, un’interpretazione intensa, originale e rispettosa, dove la musica di De André rivive in una forma nuova, tra lirismo, improvvisazione e virtuosismo. Edito nel 2010 in un memorabile disco per la prestigiosa etichetta Act, “A tribute to Fabrizio De André” resta una tra le più originali, ma allo stesso tempo sensibile e fedele, elaborazioni del prezioso lascito del cantautore genovese. Il 24 ottobre l’Orchestra e il Coro del Teatro del Lido rendono omaggio a una leggenda della musica americana, Quincy Jones; tra musica e danza l’appuntamento del 25 ottobre Ensueño Español, con Axel Trolese al pianoforte e le coreografie di Marta Roverato. Il festival Agorà-Ilnaufragarmèdolce presenta due appuntamenti il 16 novembre, si parte con Napoli cantata, Neapolis: viaggio nella canzone napoletana, un viaggio musicale che traccia la storia della canzone napoletana, dal ‘200 ai giorni nostri attraverso arrangiamenti raffinati e la potente vocalità di Maria Giaquinto. Si prosegue con Stella Ariente, storie ancestrali e canti tradizionali che esplorano la civiltà contadina pugliese. Il 22 novembre un viaggio sonoro dal Brasile a Napoli con il talento di Robertinho Bastos, percussionista e cantante brasiliano, ha collaborato con importanti artisti italiani e internazionali, tra cui Fred Bongusto, Sergio Caputo, Tullio De Piscopo, James Senese. Al Teatro del Lido, accompagnato dalla sua band, porta l’energia della musica brasiliana, tra percussioni, samba e bossa nova. 29 e 30 novembre la danza di Bailalora in a room, di Chiara Frigo, una performance sul flamenco.

 

Teatro e appuntamenti per i bambini 

Tra le anime del Teatro del Lido da sempre le creazioni e gli appuntamenti dedicati ai più piccoli e alle loro famiglie, per stimolare riflessioni e coscienza critica, si parte il 23 ottobre, nell’ambito di Trame Urbane – Nutrimenti Terrestri, con La storia di Aligaspù,  di e con Viviana Mancini, la storia di formazione di un gabbiano che impara a volare, mentre il 23 e 24 novembre è la volta di La favola di Peter,  spettacolo di teatro di figura liberamente tratto da “Storia straordinaria” di Peter Schlemihl, regia e drammaturgia di Giuseppe Semeraro che racconta il magico legame tra un bambino e la sua ombra. Il baule di Natale, in scena il 16 dicembre, di Teatro del Buratto, è uno spettacolo dedicato alla magia del Natale. Sempre per i più piccoli il laboratorio Sonodramma kids – la radio a teatro, il 14 dicembre registratori, microfoni e cuffie saranno i protagonisti di un incontro interattivo durante il quale realizzare una puntata radiofonica in diretta dal teatro. A chiudere la prima parte di stagione il 28 dicembre Il custode del Natale, regia di Angelo Facchetti, la storia di Lucio, guardiano di un faro solitario, in un viaggio tra lettere, mare aperto e incontri inattesi.

Laboratori, incontri e mostre 

Tanti i laboratori in programma durante questa prima parte di programmazione a partire dal 1° ottobre, Lab Orchestra TdL, a cura di Pino Cangialosi rivolto a strumentisti di fiati e percussioni che vogliono entrare a far parte dell’Orchestra; La casa di ciascuna, a cura di Caterina Vertova, un progetto teatrale che unisce arte e impegno sociale, un percorso di riabilitazione per donne in difficoltà. La Scuola d’Arte Poetica e di Comunità presenta il laboratorio Teatro di comunità, che intreccia la forza corale del Living Theatre con la profondità del Metodo Stanislavskij, e il laboratorio Teatro Corpi Digitali, che intreccia linguaggi teatrali e cinematografici. Sonodramma, invece, è un ciclo di appuntamenti dedicati all’auto-narrazione in forma di podcast, mentre tra le mostre in programma, visitabili nel foyer del teatro, Nascenze: riconfigurazioni, dal 10 ottobre, a cura di Marco Ariano, artista transmediale e percussionista, che intreccia gesto visivo e ricerca sonora in un processo di continua metamorfosi. Dal 28 novembre al 21 dicembre Deteriorate, un progetto di Salvatore Insana ed Elisa Turco Liveri, che nasce da una approfondita esplorazione dell’archivio del fotografo calabrese Totò Musolino e dei suoi oltre 500 mila negativi presenti, selezionando quelli che, per deterioramento e cattivo stato di conservazione, hanno perso alcuni elementi all’interno dell’immagine.
 
Anche quest’anno il Teatro del Lido ospita dal 1° al 7 dicembre la 19esima edizione di Teatri di Vetro e il Drag Me Up Festival di Onda d’Urto Teatro.
 
Il Teatro del Lido è da sempre un esempio di progettazione collettiva, tramite assemblee pubbliche che coinvolgono attivamente la comunità per immaginare e pianificare la linea culturale comune, successivamente tradotta in programmazione dal Comitato Artistico (Cristiano Petretto, Giorgia Celli, Pino Cangialosi, Chiara De Angelis, Flavia Gallo) eletto dall’Assemblea dei Soci (30 Associazioni).

Il Teatro del Lido è parte del sistema Teatri in Comune di Roma Capitale - Assessorato alla Cultura con il coordinamento gestionale di Zètema Progetto Cultura.

La programmazione dei Teatri in Comune 2025-2026 è finanziata dall’Unione Europea, Next Generation EU nell’ambito del PNRR, e rientra tra gli Interventi “Il Giubileo dei Pellegrini: eventi artistici e culturali nella città di Roma, dal centro alla periferia, al fine di favorire la fruizione turistica nel periodo giubilare” (PNRR - M1C3-Inv.4.3 Caput Mundi. Next Generation EU per grandi eventi turistici).