Cucunato: “Vogliamo capire se i problemi di sicurezza e gli incidenti dipendono dalla conformità progettuale”

Roma – Le nuove piste ciclabili all’Eur continuano a far discutere. Dopo le proteste dei residenti e il dibattito acceso in Consiglio municipale, arriva ora un passo formale: il consigliere e capogruppo della Lega nel Municipio Roma Eur, Piero Cucunato, ha infatti chiesto un parere al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per verificare la regolarità tecnica e progettuale delle nuove corsie ciclabili realizzate nel quadrante.

“Dopo le proteste e la confusa risposta ricevuta all’interrogazione in Consiglio, ho ritenuto necessario chiedere al Ministero un parere sulla conformità delle nuove piste ciclabili realizzate all’Eur – spiega Cucunato –. Vogliamo capire se la variabile sicurezza, i pericoli e i numerosi incidenti registrati già nei primi giorni siano legati a criticità progettuali. Un esempio evidente è la ciclabile di viale dell’Oceano Pacifico, che costeggia una strada ad alta velocità, priva di dissuasori e attraversata da incroci pericolosi”.

“Rivoluzione culturale o rischio per la sicurezza?”

Il consigliere leghista non risparmia critiche:
“Ci hanno detto che queste nuove piste ciclabili rappresentano una rivoluzione culturale, ma a me sembra piuttosto uno scempio della sicurezza stradale. Una ciclabile tracciata su una via ad alta percorrenza, senza una ricalibrazione del traffico, espone ogni giorno ciclisti e automobilisti a rischi reali. La mobilità sostenibile è un obiettivo importante, ma non può prescindere dalla sicurezza”.

Richiesta di chiarimenti al Ministero

Cucunato spiega di aver chiesto al Ministero di chiarire in base a quale regolamento del Codice della Strada siano state progettate e realizzate le nuove corsie ciclabili, “molte delle quali non garantiscono – sottolinea – un adeguato livello di sicurezza né per i ciclisti, né per i pedoni, né per gli automobilisti”.
“In attesa della risposta del Ministero
– conclude – resta una domanda: se queste opere dovessero risultare irregolari o non conformi ai progetti approvati, chi risarcirà i cittadini? O dovremo parlare di danno erariale?”