Acilia – E’ stata nuovamente occupata dai senza fissa dimora, tra i quali dei bambini, l’area adiacente l’ex cabina Acea in via di Acilia, direzione via Cristoforo Colombo, in corrispondenza dell’incrocio con via Mimnermo, di fronte al benzinaio. L’area, non lontana dalle abitazioni, versa in un gravissimo stato di degrado, con una situazione igienico-sanitaria ‘al limite’. Già in passato, in seguito alle segnalazioni dei residenti, dopo lo sgombero degli occupanti, fu necessario un profondo intervento di bonifica che richiese l’utilizzo di mezzi pesanti e molti uomini per rimuovere il gran quantitativo di rifiuti e ripristinare la salubrità dei luoghi. Ad oggi la situazione si ripresenta in tutta la sua gravità.

Noi residenti della zona Axa Malafede esprimiamo grande preoccupazione per la situazione che peggiora di giorno in giorno con il continuo aumento di occupanti”, spiega Roberto Trapani, presidente dell’Associazione Axa Malafede Villa Fralana, che oggi è tornato a segnalare l’occupazione dell’area. “I senza fissa dimora che occupano abusivamente anche con la presenza certa di minori e numerosi bambini, hanno infatti esteso in maniera evidente i loro ricoveri di fortuna, costruiti utilizzando fondamentalmente materiali di risulta nocivi per l'ambiente, accumulando nel campo abusivo grandi quantità di immondizia raccolta nei cassonetti”, prosegue.

“La mancanza dei requisiti minimi di norme igienico/sanitarie, il degrado, il danno ambientale ormai devastanti, vanno aggiunti al serio pericolo di incendi in un'area di verde con folta vegetazione incolta, all'interno di una zona protetta quale la Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, a pochi metri dalla Tenuta presidenziale di Castelporziano. A tutto questo, vanno aggiunte le ripercussioni sulla sicurezza dell'intera zona, dove assistiamo a continui episodi di microcriminalità. Come avvenuto in passato, la bonifica dell'area e gli sgomberi che evidentemente non hanno risolto il problema e il livello di degrado che ogni volta si raggiunge, necessita costantemente di imponenti e costosi interventi con ruspe, camion e personale di diverse forze dell’ordine, per il ripristino di normali condizioni igieniche”, continua Roberto Trapani.

“Chiediamo, pertanto, un pronto e deciso intervento di messa in sicurezza dell’area e di tutela ambientale dell'area protetta, con provvedimenti che siano definitivi e che quindi tengano conto delle criticità segnalate da tempo e qui riassunte: - le chiusure degli accessi al manufatto devono essere realizzate in modo tale da non permetterne una facile riapertura; - l'area verde deve essere manutenuta in termini di taglio della vegetazione incolta, la quale offre un naturale riparo a quanto di irregolare accade ed è fonte di pericolo di incendi; - andrebbe organizzata una sorveglianza sistematica e puntuale dell'area, per evitare il continuo ripristino dell'insediamento. Chiediamo alla Sindaca, all'Assessore preposto, al Comando provinciale dei Carabinieri ed ai loro distaccamenti di Ostia e Acilia, al Dipartimento Ambiente di Roma Capitale, alle Commissioni Ambiente e Politiche Sociali della Salute ed al Comando della Polizia di Roma Capitale di Ostia un tempestivo e urgente riscontro, per il ripristino della legalità, della tutela ambientale del luogo con una opera che metta l'area al riparo dall'attuale serio rischio di incendi”, conclude.