Infernetto – Sabato sera all’Infernetto manifestazione organizzata da Luca Marsella, responsabile di Casapound Litorale, contro l’arrivo di un centinaio di profughi, che sono stati alloggiati in una struttura in via Porrino. A partecipare al sit in un centinaio di residenti, oltre all’ex consigliere del X municipio Pierfrancesco Marchesi, a titolo personale, a quanto si apprende, preoccupati non soltanto per la presenza degli immigrati già accolti nel quartiere, ma per “quelli che potrebbero arrivare senza alcun progetto organico e senza alcun confronto con i cittadini”, spiegano partecipanti e promotori dell’iniziativa. Oltre a Pierfrancesco Marchesi e Luca Marsella, sono intervenuti Carlotta Chiaraluce e Valerio Grimaudo di Casapound, Sara Adriani di ‘Noi con Salvini’ e due rappresentanti del Presidio Casale San Nicola. E’ stato ribadito che “i cittadini devono stare con gli occhi aperti e che la manifestazione di sabato 8 agosto è stata solo l'inizio: se non si troverà una soluzione ne seguiranno altre”.

"La fiaccolata di sabato scorso segna solo l'inizio di una lunga battaglia che siamo certi ci vedrà vincitori. Da quel residence gli immigrati se ne devono andare", dichiara Carlotta Chiaraluce, portavoce di CasaPound Italia nel X Municipio, che prosegue: "Il X municipio, da mesi senza un presidente, arrestato per Mafia Capitale, è un territorio lasciato a se stesso come tutto il resto della Capitale, ed è chiaro come si sia approfittato di questa situazione per portare qui 100 immigrati in un quadrante considerato, da sempre, quartiere dormitorio da chi lo amministra, indipendentemente dai colori politici. Sono tre settimane ormai che abbiamo sollevato il problema e né lo pseudo commissario Sabella, né il prefetto Gabrielli, a Ostia per parlare con i comitati di quartieri di illuminazione e degrado, hanno fatto cenno a questa situazione imbarazzante. Ricordiamo infatti che tra l'altro da quel residence sono state mandate via a giugno delle famiglie italiane che lo abitavano da anni poiché il Comune di Roma ha dichiarato che non aveva più soldi per mantenerle, invece dopo neanche un mese ci alloggiano nel silenzio più totale 100 immigrati assegnando il centro ad una cooperativa. Continueremo a raccogliere firme contro questo centro e se non avremo risposte celeri scenderemo nuovamente in piazza con una nuova manifestazione. Sabato tra l'altro a sostenere la nostra protesta ha presenziato una delegazione dei residenti di Casale San Nicola, o meglio la parte di quel comitato che da tre mesi, giorno e notte, presidia la zona. Questo vuol dire che da Roma nord al litorale romano è nato un unico fronte, che dice prima gli italiani - ha concluso Chiaraluce - e basta ai centri d'accoglienza".