Roma - “La sanità del Lazio dovrà essere riordinata con attenzione, evitando tagli lineari che distruggono l’assistenza ai malati in nome di un risparmio miope e senza senso. Ritardare o addirittura impedire la guarigione di un cittadino abbandonandolo insieme alla sua famiglia nei gironi infernali delle liste di attesa, è un comportamento che sfiora la logica delle menti criminali e che pesa sull’intera società con costi altissimi che non si possono e non si devono più sopportare. E’ per questo che sottoscrivo l’accordo per la riduzione delle liste di attesa proposto dall’associazione Assotutela”. Lo anticipa in una nota Fabrizio Santori, candidato al Consiglio regionale del Lazio per La Destra, che prenderà parte domani, lunedì 18 febbraio 2013 , alle 10,30 presso la sala del Carroccio del Campidoglio, al convegno organizzato da ‘Assotutela’, presieduta da Michel Maritato, per la riduzione delle liste d’attesa nel Servizio sanitario nazionale dal titolo: “Il malato prima di tutto”.
 

“Non è possibile parlare di prevenzione se per gli esami più critici come un’ecografia, un ecodoppler o una risonanza magnetica si attendono oltre 300 giorni e anche il Recup, il servizio di prenotazione telefonica delle prestazioni che fu realizzato da Francesco Storace durante il suo precedente mandato, arranca nella nebbia che copre le reali disponibilità di visite e prestazioni, perché tutto è bloccato dalle sabbie mobili delle baronie e dalla sfrontata abitudine di favorire amici e parenti. Allo stesso tempo oltre il 5% degli utenti non si presenta e non annulla l’appuntamento preso, creando ulteriori danni a tutta la comunità. Faremo chiarezza, controlleremo ogni giorno che ciascuno faccia il suo dovere, che il cittadino distratto venga sanzionato come già accade in alcune Asl, e soprattutto che le liste di attesa siano rispettate: ora basta scorciatoie”, conclude Santori.