Eur, sei arresti tra borseggi, droga e violazioni: sgominata una rete criminale nel quadrante sud della Capitale
Di Maria Grazia Stella il 22/11/2025
In azione gli agenti del IX Distretto Esposizione hanno messo a segno una serie di interventi mirati grazie a un'intensa operazione di controllo del territorio
Roma Eur – Borseggiatori organizzati, vedette, un corriere della droga e un uomo che violava il divieto di avvicinamento alla ex compagna. E’ questo il bilancio delle ultime ore di attività degli agenti del IX Distretto Esposizione, che hanno messo a segno una serie di interventi mirati grazie a un'intensa operazione di controllo del territorio. Sei le persone arrestate, ognuna coinvolta in reati diversi ma tutte intercettate nell’ambito di un monitoraggio capillare del quadrante.
Il blitz al centro commerciale dell’Eur: borseggiatori in azione
Il primo intervento è avvenuto nei pressi di un noto centro commerciale dell’Eur. Qui quattro borseggiatori professionisti — due donne e due uomini, tutti di origine sudamericana — si erano dati appuntamento con un’organizzazione quasi “militare”.
La squadra di borseggiatori, tra vedette e auricolari
Gli agenti, che li stavano monitorando, hanno osservato i movimenti sospetti del gruppo a bordo di un’auto parcheggiata all’esterno. Dopo un rapido coordinamento, le due donne sono entrate nel centro commerciale. A distanza, il complice comunicava con loro tramite auricolari wireless, fornendo indicazioni sulle potenziali vittime. Un quarto membro restava in auto pronto a facilitare la fuga.
La vittima scelta: una coppia di anziani
Una volta individuata la preda — una coppia di anziani seduta in un ristorante — le due borseggiatrici hanno messo in scena un furto fulmineo e preciso. Una si è seduta “spalla a spalla” con l’anziana signora, attendendo che il marito si allontanasse per ritirare le ordinazioni, poi ha iniziato a rovistare nella borsa poggiata a terra.
Il borseggio è durato pochi istanti. Le due donne sono uscite rapidamente dal locale raggiungendo i complici. Tuttavia, gli investigatori, che avevano osservato l’intera operazione, sono intervenuti bloccando il gruppo prima che potesse fuggire. Il portafogli sottratto è stato recuperato e restituito alla vittima, che non si era accorta di nulla.
Spaccio “a domicilio”: arrestato un 36enne dopo un lungo pedinamento
Sempre nell’ambito dei controlli, un secondo arresto è scattato nella zona Laurentina, dove gli agenti hanno notato una Opel Corsa procedere con un’andatura definita “sospetta”. È iniziato così un pedinamento che ha attraversato mezza città: via Laurentina, via della Pineta Sacchetti, fino a via Gregorio VII.
All’ultima tappa, i poliziotti hanno fermato l’uomo, un 36enne calabrese, trovandolo in possesso di 17 involucri di cocaina, in parte già lavorata. Altri 110 euro, ritenuti provento dell’attività di spaccio, erano nascosti sotto il bracciolo dell’auto. Per lui è scattato l’arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio.
Violazione del divieto di avvicinamento all’ex compagna: 75enne arrestato
Il terzo intervento riguarda un 75enne romano già sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento all’ex compagna. La figlia della donna, notata la presenza dell’uomo nello stabile, ha chiamato il Nue 112.
Due equipaggi sono intervenuti: uno ha raggiunto l’abitazione della donna, l’altro ha presidiato l’ingresso del palazzo. Pochi minuti dopo, l’ascensore ha iniziato a scendere: all’apertura delle porte, i poliziotti hanno trovato l’uomo all’interno, in piena violazione delle prescrizioni. Confermato il provvedimento ancora vigente, è stato arrestato.
Attività intensificate nel quadrante Eur
Le operazioni delle ultime ore confermano la strategia della Polizia di Stato nel quadrante Eur: presidio costante, monitoraggio discreto, interventi rapidi, con l’obiettivo di arginare borseggiatori seriali, spaccio itinerante e reati contro soggetti vulnerabili, come anziani e vittime di violenza domestica.
Presunzione di innocenza
Si ricorda che le evidenze investigative descritte rientrano nella fase delle indagini preliminari. Per tutte le persone arrestate vige il principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva irrevocabile.

