Novanta giorni di test su tre modelli di telecamere indossabili: l’obiettivo è proteggere viaggiatori e personale durante verifiche e situazioni critiche.

Roma – Maggiore sicurezza per i passeggeri, maggiore tutela per il personale Atac e un ulteriore strumento di sorveglianza sui mezzi e nelle strutture del trasporto pubblico romano. E’ iniziata la sperimentazione delle body-cam per gli operatori impegnati nelle attività di controllo e sicurezza, una misura che l’azienda definisce “un passo avanti concreto nella prevenzione degli episodi di aggressione e nella gestione delle emergenze”.

Come funzionano le body-cam

I controllori e gli addetti alla security indosseranno una piccola telecamera portatile, leggera e facilmente attivabile.

In caso di necessità – ad esempio situazioni potenzialmente rischiose per viaggiatori, operatori o infrastrutture – il dispositivo potrà essere acceso per videoregistrare ciò che accade; geolocalizzare l’evento, facilitando interventi tempestivi e fornire materiale utile alle Forze dell’Ordine.

Le immagini raccolte saranno gestite nel pieno rispetto della normativa vigente sulla privacy: potranno essere visionate solo dal personale autorizzato e messe a disposizione dell’autorità giudiziaria se necessario.

Una sperimentazione di 90 giorni

La fase di test avrà una durata complessiva di 90 giorni e prevede l’utilizzo di tre diversi modelli di body-cam.

Secondo Atac, il progetto rappresenta uno strumento importante di deterrenza verso comportamenti aggressivi o irregolari; prevenzione di episodi critici e supporto operativo per il personale durante controlli e verifiche.

La sperimentazione coinvolgerà le squadre che quotidianamente operano a stretto contatto con il pubblico, particolarmente esposte a situazioni conflittuali o di rischio.

Un percorso condiviso con istituzioni e sindacati

L’iniziativa si inserisce in un pacchetto più ampio di misure sviluppate da Atac in collaborazione con la Prefettura di Roma, Roma Capitale, Regione Lazio e Organizzazioni Sindacali.

L’obiettivo comune è innalzare in modo strutturale i livelli di sicurezza a bordo dei mezzi, nelle stazioni, lungo le linee e durante i controlli dei titoli di viaggio.

I prossimi passi

Al termine dei 90 giorni previsti, Atac analizzerà i risultati della sperimentazione insieme alle rappresentanze sindacali per valutare l’efficacia degli strumenti; l’impatto sulla sicurezza e la possibilità di estendere stabilmente l’utilizzo delle body-cam a tutto il personale operativo.

L'Azienda capitolina sottolinea che il progetto si propone non solo di proteggere lavoratori e utenti, ma anche di aumentare la percezione di sicurezza a bordo e migliorare la qualità complessiva del servizio.