Ostia – Fine settimana di imperdibili eventi al Teatro del Lido di Ostia tra prosa e danza. Venerdì 24 febbraio ore 21 il Territorio Narrante presenta Margine Operativo Al palo della morte, ideazione Alessandra Ferraro e Pako Graziani drammaturgia e regia Pako Graziani con Tiziano Panici e Aleksandros Memetaj sound designer Dario Salvagnini light designer Valerio Maggi produzione Margine Operativo in collaborazione con Kollatino Underground, Argot Studio, Attraversamenti Multipli liberamente tratto dal libro “Al Palo della morte – storia di un omicidio in una periferia meticcia” di Giuliano Santoro (ed. Alegre 2016) ingresso gratuito.

Lo spettacolo, liberamente tratto dal libro di Giuliano Santoro, racconta una storia successa nel quartiere multietnico di Tor Pignattara a Roma. È qui che nel 2014 viene ucciso Shahzad, un pakistano di 28 anni. Lo ammazza a calci e pugni un minorenne romano. Pochi giorni dopo viene arrestato il padre del ragazzo: è accusato di concorso e istigazione all’omicidio. In scena due giovani attori raccontano la storia di Shahzad intrecciandola con altre storie, dando corpo alle tante voci che il libro contiene. Lo spettacolo riallaccia i fili che collegano l’uccisione di Shahzad al suo contesto e alle radici del rapporto fra la città di Roma e i migranti.

L’uccisione di Shahzad è lo spunto per raccontare i fili di una tela complessa in cui Roma diventa lo specchio delle contraddizioni del nostro tempo. Da un caso di cronaca si allarga un vortice che trascina nello spettacolo migranti, giovani precari, un’opinione pubblica ossessionata dal “diverso”, ma anche formidabili esperienze di meticciato e di solidarietà.

Sabato 25 febbraio ore 21 in scena Svergognata di e con Antonella Questa regia Francesco Brandi coreografie Magali B. (Cie Madeleine&Alfred) disegno luci Erika Borella organizzazione generale Serena Sarbia una produzione LaQ-Prod in collaborazione con Teatro Comunale di Fontanellato (PR) e Associazione Culturale Progetti&Teatro. Cosa succede quando mostriamo quel che siamo veramente o pensiamo? È possibile vivere senza fare troppo caso agli “sguardi” altrui, a farsi bastare il proprio? E se sì, come? Questi gli interrogativi sui quali intende far riflettere lo spettacolo Svergognata, una pièce che parte dalla necessità di raccontare quanto la schiavitù dell’immagine e la desiderabilità sociale, oggi, ci distraggano dalle vere potenzialità sopite in ognuno di noi.

Con ritmo incalzante Antonella Questa dà voce e corpo ad otto personaggi, usando il linguaggio comico per parlare di argomenti delicati quali ipocrisia, sesso e corpo femminile, che spesso proprio le donne conoscono molto poco. Protagonista è Chicca, una donna per bene con una bella casa, un marito, due figli… una vita perfetta! Fino a quando una mattina scopre dal cellulare del marito messaggi e foto osé scambiati con decine di “svergognate”… L’immagine della famiglia perfetta crolla in un instante. Come riprendere allora il controllo della situazione? Cosa fare per recuperare il matrimonio? Salvare il matrimonio o passare per una poverina incapace di tenersi un marito? Mantenere l’ottima immagine costruita nel tempo o trasformarsi anche lei in una svergognata? Tra i consigli delle amiche e i giudizi della madre, Chicca è pronta a tutto pur di riconquistare lo sguardo del marito su di sé. Un incontro inaspettato riuscirà invece a farle aprire gli occhi, portandola a conquistare un nuovo sguardo su sé stessa.

Domenica 26 febbraio ore 18 La Corte Ospitale presenta R.Osa_Studio 10 esercizi per nuovi virtuosismi ideazione, regia, drammaturgia e coreografia Silvia Gribaudi in scena Claudia Marsicano luci Leonardo Benetollo osservazione processi creativi Giulia Galvan, Matteo Maffesanti e Francesca Albanese produzione Silvia Gribaudi Performing art e La Corte Ospitale – Rubiera in collaborazione con IL Granaio Arcene – Qui e Ora Residenza Teatrale – Milano, AMAT – Ass. Marchigiana attività teatrali, Armunia – Castiglioncello, Associazione Culturale Zebra, Teatro delle Moire / Danae Festival – Milano, CSC Garage Nardini – Bassano del Grappa.

R.OSA è una performance che si inserisce nel filone poetico di Silvia Gribaudi, coreografa che con ironia dissacrante porta in scena l’espressione del corpo, della donna e del ruolo sociale che esso occupa con un linguaggio “informale” nella relazionale con il pubblico. R.OSA si ispira alle immagini di Botero, al mondo anni ‘80 di Jane Fonda, al concetto di successo e prestazione. R.OSA è uno spettacolo in cui la performer è una “one woman show” che sposta lo sguardo dello spettatore all’interno di una drammaturgia composta di 10 esercizi di virtuosismo. R.OSA è un ‘esperienza in cui lo spettatore è chiamato ad essere protagonista volontario o involontario dell’azione artistica in scena. R.OSA fa pensare a come guardiamo e a cosa ci aspettiamo dagli altri sulla base dei nostri giudizi. Lo spettacolo mette al centro una sfida, quella di superare continuamente il proprio limite. R.OSA è in atto una rivoluzione del corpo, che si ribella alla gravità e mostra la sua lievità. Ingresso: 10€ intero, 7€ ridotto Teatro Del Lido, via delle Sirene 22, Ostia tel. 06 5646962.