Ostia – Tendenza, moda o necessità aumentano in Italia i vegani. Un tempo non portare carne in tavola era sinonimo di povertà e scarsa disponibilità economica, oggi è invece un modo di vivere, uno stile diverso. Cresce anche nel Belpaese il numero dei vegani, persone che scelgono di non consumare proteine animali, mentre nascono in rete molte comunità virtuali che grazie ai social si diffondono a macchia d'olio. Una tra le più curiose ed interessanti è Vegani Mediterranei presente su Facebook da diversi anni ed oggi attiva anche con un blog (www.veganimediterranei.it).

Un blog tematico, Vegani Mediterranei, che oltre a suggerire pietanze senza alcun utilizzo di carne, pesce o derivati animali, interessa il bacino del Mediterraneo. La maggior parte delle ricette segnalate si possono realizzare con prodotti a chilometro zero. Non solo è buona nutrizione, quella vegana, affermano i ‘praticanti’, ma anche una corrente di pensiero pacifista ed animalista dove il rispetto e l'amore per il prossimo è basato sulla totale assenza di sfruttamento, di sofferenza e spargimento di sangue di altre creature. Una sorta di ‘educazione sentimentale’ che passa anche attraverso una alimentazione all’insegna del benessere dell’essere umano.

A moderare lo spazio virtuale è Antonino Maria Calogero, che da tempo ha compiuto questa scelta di vita. Calogero sottolinea che il blog Vegani Mediterranei è uno sguardo critico sul mondo dal punto vista dei vegani che si affacciano sulle sponde del Mediterraneo, un mare di vita ed amore. Vegani Mediterranei vuole essere un punto di vista sulla cultura e sugli stili vegan, mantenendo l’attenzione sulle notizie con approfondimenti e novità.

“Uno spazio virtuale”, sostiene Antonino Maria Calogero, “capace di prendere anche per la gola perché ricco di ricette sane che aumentano ogni giorno grazie a nuove sperimentazioni. Ed anche in grado di curare anima e spirito rendendoci più umani e solidali . Un focus sulla salute attraverso la conoscenza di ciò che mangiamo. Rimedi e cure naturali in un mondo dove tutto cambia e dove noi desideriamo orientare il futuro insieme, in collaborazione, attraverso lo scambio ed il dialogo”.