Ostia - "La semplicità ingannata" racconta le rivendicazioni delle donne nel '500. Liberamente ispirato alle opere di Arcangela Tarabotti e alle vicende delle Clarisse di Udine. venerdì 27 e sabato 28 febbraio ore 21 presso il Teatro del Lido di Ostia Una satira per attrice e pupazze sul lusso d'esser donne Seconda tappa del progetto sulle Resistenze femminili in Italia di e con Marta Cuscunà, assistente alla regia Marco Rogante, disegno luci Claudio “Poldo” Parrino, disegno del suono Alessandro Sdrigotti, tecnica di palco, delle luci e del suono Marco Rogante, Alessandro Sdrigotti, realizzazioni scenografiche Delta Studios, Elisabetta Ferrandino, realizzazione costumi Antonella Guglielmi, supporto alla promozione Valeria Castellaneta, foto di scena Alessandro Sala / Cesuralab, Marta Cuscunà fa parte del progetto Fies Factory

 

Nel '500 avere una figlia femmina era un problema: agli occhi del padre era una parte del patrimonio economico che andava in fumo al momento del matrimonio. Avere una figlia femmina equivaleva ad una perdita economica. Certamente una figlia bella era economicamente vantaggiosa, perché poteva essere accasata con una dote modesta, mentre una figlia con qualche difetto fisico prevedeva necessariamente esborsi più salati. Purtroppo però, in tempi di crisi economica, il mercato matrimoniale subì un crollo e si dovette cercare una soluzione alternativa per sistemare le figlie: la monacazione forzata. La semplicità ingannata racconta le rivendicazioni delle donne nel '500, nel tentativo di ridare slancio a una rivoluzione di cui non sentiamo più il bisogno e forse non per un caso fortuito, ma per una precisa strategia che, con modi diversi, ci schiaccia ancora sotto lo strapotere maschile. Liberamente ispirato alle opere di Arcangela Tarabotti e alle vicende delle Clarisse di Udine. liberamente ispirato alle opere letterarie di Arcangela Tarabotti e alla vicenda delle Clarisse di Udine liberamente ispirato a Lo spazio del silenzio di Giovanna Paolin, (Ed. Biblioteca dell'Immagine, 1998) con il sostegno di Provincia Autonoma di Trento-T-under 30, Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol, Comitato Provinciale per la promozione dei valori della Resistenza e della Costituzione repubblicana di Gorizia, A.N.P.I. Comitato Provinciale di Gorizia, Assessorato alla cultura del Comune di Ronchi dei Legionari, Biblioteca Sandro Pertini di Ronchi dei Legionari, Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Monfalcone, Claudio e Simone del Centro di Aggregazione Giovanile di Monfalcone con il sostegno dei partecipanti al progetto di microcredito teatrale Assemblea Teatrale Maranese-Marano Lagunare UD; Federico Toni; Laboratorio Teatrale Re Nudo-Teatri Invisibili; Nottenera.Comunità_Linguaggi_Territorio; Bonawentura/Teatro Miela-Trieste; Spazio Ferramenta; Tracce di Teatro d'Autore; L'Attoscuro Teatro - Montescudo di Rimini

 
Marta Cuscunà nasce a Monfalcone, città operaia famosa per il cantiere navale e per il triste primato dei decessi per malattie causate dall'amianto. Studia a Prima del Teatro: Scuola Europea per l’Arte dell’Attore. Partecipa nel ruolo di attrice a Merma Neverdies, spettacolo con pupazzi di Joan Miró e a Zoé, inocencia criminal, entrambi diretti da Joan Baixas per la compagnia Teatro de la Claca di Barcellona. Nel 2009 vince il Premio Scenario Ustica con È bello vivere liberi! Progetto di teatro civile per un'attrice, 5 burattini e un pupazzo. Nel 2012 vince la menzione d'onore come miglior attrice emergente alla 27° edizione del Premio Eleonora Duse. È finalista come miglior attrice under 30 al Premio Ubu 2010 e al Premio Virginia Reiter 2011. Nel 2011 grazie ad una borsa di studio, partecipa a “… Think only this of me...” progetto inedito per attori e musicisti della Guildhall School of Music and Drama di Londra. Dal 2009 fa parte di Fies Factory, un progetto di Centrale Fies.

 

TEATRO DEL LIDO DI OSTIA

Via delle Sirene, 22 – Ostia

Info

Tel. 060608 – 06.5646962 –www.teatrodellido.it  

 Biglietti

intero 10 euro; ridotto 7 euro