Ostia – Tutto esaurito al Teatro del Lido per la presentaziona del libro “La Parola Contraria” di Erri De Luca, ultimo appuntamento della rassegna “il territorio narrante” a cura di Luca Moretti. Hanno aperto i ragazzi delle scuole di Ostia sulla chitarra di Michele Baronio. Gli interventi di Erri De Luca si sono alternati alle letture di Tamara Bartolini e Carmen Iovine.

Il 20 maggio si tiene la terza udienza del processo a Erri De Luca, incriminato con l’accusa di istigazione a delinquere per la frase “la Tav va sabotata”. Per la parola sabotare rischia fino a cinque anni di carcere. Un lungo applauso a omaggiato l’ultimo intervento dello scrittore che ha recitato la preghiera laica “Mare nostro”, canto di dolore sulle tragedie che avvengono nel Mediterraneo.

“Mare nostro che non sei nei cieli
e abbracci i confini dell’isola e del mondo,
sia benedetto il tuo sale,
sia benedetto il tuo fondale.
Accogli le gremite imbarcazioni
senza una strada sopra le tue onde,
i pescatori usciti nella notte,
le loro reti tra le tue creature,
che tornano al mattino con la pesca
dei naufraghi salvati.

Mare nostro che non sei nei cieli,
all’alba sei colore del frumento,
al tramonto dell’uva di vendemmia,
ti abbiamo seminato di annegati
più di qualunque età delle tempeste.

Mare nostro che non sei nei cieli,
tu sei più giusto della terraferma,
pure quando sollevi onde a muraglia
poi le abbassi a tappeto.
Custodisci le vite, le visite cadute
come foglie sul viale,
fai da autunno per loro, da carezza,
da abbraccio e bacio in fronte
di madre e padre prima di partire”.