Ostia - Di seguito il programma del weekend al Teatro del Lido: 

 

venerdì 23 gennaio ore 16-19 sabato 24 e domenica 25 dalle ore 10 gennaio ore 10-13 | laboratorio teatro : ELOGIO DEL GESTO Laboratorio di clownerie sul gesto, sul silenzio e sulla comicità a cura di Roberto Abbiati - In questo seminario si cercherà di scoprire il vero senso di portare il naso rosso. Il confronto con sé stessi guiderà i partecipanti alla ricerca del proprio clown. Questo percorso è per tutti coloro che vogliono scoprire l'importanza e la serietà di saper far ridere gli altri. “Fatevi il vostro naso da clown. Costruitevelo. Che sia rotondo e non con altre forme. Tondo. Fatevelo di carta o di garza e con la colla come si facevano una volta le maschere della commedia dell’arte, vi sorprenderete, guardandovi allo specchio di esservelo fatto troppo piccolo o troppo grosso, ma sarà il vostro, e lo correggerete. Con il tempo sarà sempre più vostro. Modellatevelo sul naso tagliandolo e smussandolo per farci stare i baffi se li avete oppure le gote se le avete, in modo che vi sentiate a vostro agio, dentro il vostro naso. Se un clown non si sente comodo nel naso non lavorerà bene. Fatelo che traspiri e con i buchi come i nasi comuni, quelli che portate tutti i giorni. Quando si mette il naso rosso si fa il clown e basta, non si fa gli scemi. La cosa più triste che ho visto, è l’uso indiscriminato e abusivo del naso da clown, animatori, cantanti, ballerini, violoncellisti si mettono il naso perché si possa sembrare simpatici, tanto vale mettersi nelle orecchie dei fiori o una ventosa per cessi in testa.”   



sabato 24 gennaio ore 21 e domenica 25 ore 18 | teatro: 369gradi presenta Roberto Abbiati in RICCARDO L’INFERMO il mio regno per un pappagallo molto, ma molto liberamente ispirato al “Riccardo III” di William Shakespeare drammaturgia Francesco Niccolini e Roberto Abbiati idee, musiche e suggerimenti di Bano Ferrari e Carlo Pastori  si ringrazia per il contributo alla produzione Armunia - Sognano i clown? E hanno mai incubi? E che incubi può avere un clown? Come in un film: dopo il successo di un personaggio, come si fa ad ucciderlo? ecco dunque che dall’ultimo spettacolo dei Clown del Teatro d’Artificio, “The Clown Shakespeare Company”, resuscita uno dei cadaveri eccellenti, quel Riccardo III che a tanti spettatori, a fine spettacolo, uscendo dalla sala, ispira la canzoncina che Riccardo disperatamente cerca di cantare mentre accoppa Falstaff... è un delirio? forse, ma siamo nel mondo dei clown, dove tutto è concesso.   Così, Roberto Abbiati, clown milanese, reinterpreta le gesta del più sanguinario degli eroi shakespeariani: Riccardo di Gloucester, alias quello ‘piscinin, brut e catiff’. Saltando da Londra alla Brianza, dall’inglese al dialetto delle campagne lombarde, lo spettacolo mischia brandelli shakesperiani alla storia quotidiana di un attore/clown, con le sue paure e gli incontri, quelli veri, con le persone, con la malattia, con chi ieri c’era e stamani al risveglio non c’è più. Un lungo sogno, un po’ buffo e un po’ malinconico, destinato a coinvolgere il pubblico più di ogni ragionevole immaginazione.

 

Biglietti
intero 10 euro; ridotto 7 euro


teatro ragazzi 5 euro
laboratori 10 euro al giorno


spettacoli a cura della Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea 5 euro
spettacoli a ingresso gratuito segnalati in calendario
 

Tutte le mostre sono a ingresso libero e gratuito

e visitabili in orario di biglietteria:

ven/dom ore 17/20 e un’ora prima dell’inizio degli spettacoli