Roma - Il risultato dell'incontro svoltosi l'altro ieri al Campidoglio ha avuto come effetto quello di vedere la bocciatura del progetto originario, cioè quello presentato con la giunta Marino. All'epoca la proposta prevedeva la costruzione dell'impianto con tre torri nelle immediate vicinanze, oltre ai "correlati", negozi, uffici e ristoranti.

Una volta tornata dal San Filippo Neri, la sindaca Raggi ha detto che sia il DG Baldissoni che il costruttore Luca Parnasi potevano raggiungerla sul colle con la statua di Marco Aurelio. L'accordo che è stato preso prevedeva una ‘sforbiciata’ anche alle cubature del 60%, ma tutto questo non è bastato. Infatti, più tardi, s'è svolto un altro vertice, ma stavolta, al posto del Direttore Generale s'è presentato direttamente il Presidente James Pallotta, e il tutto è terminato a notte fonda. Per la prima cittadina, la parte più difficile è stata convincere i suoi a votare questa delibera, la quale andrà oltre i limiti imposti dal Piano Regolatore Generale.

Questa conferenza dei servizi, alfine, si chiuderà (entro questo venerdì) con parere negativo, e avviarne una seconda servirà. Difficilmente il Partito Democratico voterebbe una seconda volta questo provvedimento, tanto che hanno intenzione di lasciare l’onere (e onore) al Movimento Cinque Stelle. Da ultimo, anche Fiumicino dovrebbe essere coinvolta, vista l'intenzione di realizzare un collegamento tra la cittadina aeroportuale e il futuro "Colosseum", ma sarà anche rinforzato l'argine sul Tevere per evitare che, in futuro, una sua eventuale crescita di livello possa fare danni. Per farla breve: lo stadio a Tor di Valle si farà, ma ancora aspettare altri anni si dovrà.