Roma - Nella gara dello scorso Venerdì, Federica Brignone è giunta seconda nel Super G di La Thuile, in Val d'Aosta, per UN centesimo di distacco dalla vincitrice, l'austriaca Ortlieb.

Figlia d'arte (il padre era rivale di Ghedina, ai suoi tempi, ed ha conquistato l'oro in libera ai Giochi d'Albertville del '92), è al suo primo centro a 23 anni. Per ammissione della stessa atleta azzurra, quest'è la seconda gara persa con "il minimo sindacale". La delusione è stata forte, chi non vuole vincere, d'altra parte, davanti al pubblico amico? La ventinovenne ha ammesso d'aver pagato l'unico errore commesso, anche se non è bastato per permetterle di trionfare.

Comunque, non c'è motivo di guardare il bicchiere mezzo vuoto: infatti, questo podio, l'UNDICESIMO stagionale e TRENTANOVESIMO in carriera, ha portato in dote 80 punti, con cui la nostra sciatrice allunga in cima alla graduatoria generale sulla Shriffin, ferma da un mese. Umanamente, si può anche capire l'americana: dopo la contesa di Bansko, è venuto a mancarle il padre.

Difficile essere concentrati su una pista qualsiasi quando la tua testa altrove è, e non potrebbe essere altrimenti: a questo punto, è assai probabile che non rientri affatto.

Per carità, il sottoscritto NON vuole minimamente giudicare, ognuno di noi reagisce a notizie tremende come questa in modo diverso. Il mio compito è limitarmi ad osservare che si deve riuscire a trasformare l'inevitabile dolore dalla dipartita del proprio genitore in voglia di vincere, in modo da trovare le motivazioni per mettere in fila dietro di sé tutte le altre ed onorare, così, al meglio la memoria del caro estinto, magari anche con una dedica dopo l'eventuale successo. Tornando ora alla cronaca, al terzo posto è arrivata la svizzera Suter, mentre la medaglia di bronzo generale, la temuta Petra Vlova (questo in vista dell'ufficioso forfait mentale di Mikaela), è appena dietro di lei. Quinta e sesta Bassino e Curtoni.