OSTIA - A vele spiegate verso il 1° trofeo Città di Roma (Ior Sailing Cup-Trofeo Armatore di Roma). L’evento è in programma sabato e domenica prossimi ed il campo di mare è quello antistante il centro di Ostia. L’area sarà circoscritta al momento dell’avvio della gara in base alle condizioni meteo. L’iniziativa di vela, spettacolo e solidarietà è una regata aperta alle più importanti imbarcazioni d0altura ed è organizzata dal Nautilus Yacht Club di Fiumicino. Oltre 50 le barche d’altura (Orc, Irc e Ior) attese in acqua che fa parte del circuito Roma Ior Sailing Cup e costituisce l’ultima delle 4 tappe del Trofeo Armatore di Roma. All’interno della stessa manifestazione si svolgerà anche l’Hanse Cup, riservata alle imbarcazioni del celebre cantiere tedesco.

Fiore all’occhiello della manifestazione di vela sarà l’ambito dedicato a persone con difficoltà cognitive e motorie che avranno a loro disposizione un apposito equipaggio. Di grande prestigio le presenze in proposito: Mare Aperto Onlus ed Emergency i cui rappresentanti prenderanno parte ad un ciclo di conferenze che avranno luogo sabato e domenica a piazzale Magellano. Spettacolo garantito in acqua e a terra, come afferma Claudio Santini, responsabile degli eventi a terra assieme a Carmela Trivisonno “spettacolo anche per quanto riguarda una serie di eventi a base di musica, fotografia, sport, tecnologia e beneficenza, due giorni a pieno ritmo in un villaggio allestito per l’occasione che ospiterò anche spettacoli e concerti”.

E a proposito di sette note, sabato dalle 19 alle 21, esibizione degli allievi de L’Accademia di musica di Ostia Antica diretti da Roberta Golisciani e che si esibiranno in brani originale e cover Pop e Rock. Tra i velisti partecipanti anche l’olimpionico Gabrio Zandonà. “Siamo particolarmente orgogliosi di vedere qui sul Lido nascere il primo Trofeo Città di Roma - ha affermato il presidente della commissione servizi sociali, Monica Picca - e siamo ancora più orgogliosi di vedere la disponibilità degli organizzatori che hanno dedicato un vasto spazio alle persone meno fortunate per le quali, sappiamo, questo tipo di attività è più che utile per migliorare la loro condizione e per la loro integrazione”.