Ostia – Uffici giudiziari del Lido. Invece di soppressione o accorpamento con quelli di Civitavecchia, Alessandro Paltoni, presidente della commissione decentramento del municipio XIII, lancia la proposta di istituzione del Tribunale del litorale. “Stando alla soluzione ventilata dal ministero della Giustizia di unificazione, la soluzione più idonea e ragionevole, anche sotto il profilo della razionalizzazione delle risorse”, dichiara Alessandro Paltoni,  “sarebbe quella di trasformare la sezione distaccata di Ostia in un vero e proprio tribunale, al quale possano essere associati i comuni di Fiumicino e Pomezia, che attualmente rispondono ad altre giurisdizioni.  Coprendo un territorio di 220mila abitanti e affrontando 3200 procedimenti l’anno, il Tribunale di Ostia  ha già i numeri per essere equiparato ad un tribunale autonomo, se non a un tribunale di capoluogo di Provincia”.

 

Secondo l’esponente politico, quello avanzato dal ministero sarebbe un falso problema. Infatti, in base alle disposizioni della legge Pinto del 2012, lo Stato riconosce a chi è coinvolto in un processo un indennizzo di 1000/2000 euro per ogni anno di durata eccessiva del procedimento. Se i 3200 processi del Tribunale di Ostia dovessero essere trasferiti altrove, il rischio che si correrebbe è quello di dover pagare migliaia di risarcimenti polverizzando, di fatto, il presunto risparmio proveniente dalla chiusura della sede di via dei Fabbri Navali.

 

Prima dell’istituzione della sede distaccata di Ostia, sul territorio c’erano appena 40 studi legali. Oggi sono 400 gli avvocati che orbitano intorno al tribunale: ci si chiede che fine cosa ne sarà di loro se dovesse davvero chiudere i battenti. Altri disoccupati? Il presidente Paltoni fa poi un’ultima considerazione. E cita la Toscana con i suoi 11 tribunali, la Lombardia che ne ha 15, mentre la Sicilia ne ha addirittura 19 con 4 Corti d’appello. A questo punto, non si comprende perché i 9 tribunali del Lazio debbano rappresentare un problema per le casse dello Stato.

 

Paltoni si unisce ai colleghi di maggioranza e opposizione per chiedere al sindaco Gianni Alemanno di intervenire per individuare al più presto dei locali pubblici dove collocare il Tribunale di Ostia o di garantire la necessaria copertura finanziaria per farlo restare dov’è. Stamattina  si è svolto il consiglio municipale straordinario sui problemi delle sedi giudiziarie del XIII.

 

“Stiamo continuando a portare avanti la nostra battaglia per lasciare ad Ostia gli uffici del Giudice di pace”, ha dichiarato il presidente Giacomo Vizzani. Che ha aggiunto: “l'ipotesi di accorpamento non è certo la scelta più idonea per la durata dei procedimenti. Un'azione politica, questa che stiamo portando avanti, che è condivisa anche dall'amministrazione centrale, proprio perché si è convinti che le cose che funzionano non possono essere cambiate”. “Esprimo la mia soddisfazione”, è intervenuta Adriana Vartolo, presidente consiglio XIII municipio, “nel constatare la serietà e l' impegno con cui è stato affrontato l'argomento. Questo a prova e conferma che quando ci si pone di fronte a certe argomentazioni con senso di responsabilità e con determinazione spontaneamente scatta una sinergia costruttiva. Il lavoro deve continuare sicuramente, considerata la complessità dell'argomento”. Sarà preparato un documento, condiviso dalle parti, e sarà inserito nell'ordine dei lavori del consiglio municipale di giovedì 24 maggio, dove sarà discusso e votato.