Ostia - "Questa sera alle ore 19.30 sarò presente al sit-in organizzato dal gruppo dei “Marinai Lidensi” presso la spiaggia Senape, per denunciare il grave stato d’insicurezza presente sulle spiagge libere di Ostia Ponente e il tratto di Castel Porziano". Lo dichiara Andrea Rapisarda, presidente dell'associazione culturale Il Marforio.

"Se nel tratto di Castel Porziano gli operatori del salvataggio in mare hanno richiesto un presidio sanitario per fronteggiare ogni evenienza (al momento ancora non realizzato), su Ostia Ponente la situazione è molto grave. Qui, - spiega Andrea Rapisarda - per circa 600 metri di costa manca il servizio di salvataggio in mare. Una condizione che ha portato anche a conseguenze tragiche, considerato come un uomo ha perso la vita mentre faceva un bagno in mare il 16 agosto. Come detto dal sindacato ANAB, un epilogo tragico probabilmente evitabile, qualora ci fosse stato l’intervento preventivo e tempestivo di un bagnino. La situazione invece a Ostia Ponente è totalmente diversa: bagnini degli stabilimenti vicini che, per buon senso e spirito di aiuto verso la comunità cittadina, si tuffano anche in quelle aree scoperte dal salvamento per aiutare i bagnanti in difficoltà, nonostante le dotazioni di sicurezza della Capitaneria di Porto suggeriscano una postazione di salvataggio ogni 100 metri sulle nostre coste".

"Tutto questo, mentre il X Municipio e il locale Assessorato al Turismo tacciono sulla problematica. Oggi, l’Assessore al Turismo locale organizza eventi in X Municipio e rilascia dichiarazioni stampa sulla “promozione e il rilancio turistico di Ostia”: tra spiagge libere senza bagnini, un Ferragosto senza eventi d'intrattenimento pubblici al Pontile e un territorio lasciato in balia del degrado, gli consiglio di affrontare il focus di “Come sta affossando il turismo di Ostia e il suo entroterra” con il suo lavoro. Quest’Amministrazione la smetta di prendere in giro i cittadini lidensi, visto che questa Estate sugli arenili liberi è riuscita a fare anche peggio della scorsa Amministrazione comunale e municipale", conclude Andrea Rapisarda.