Ostia – “Ci chiediamo da settimane cosa dirà il M5S che governa la città e il Municipio quando parteciperà al TTG di Rimini relativamente al mare di Roma e all’offerta turistica che offre. Qualcuno si piegherà dalle risate perché portare il mare di Roma come modello turistico ha senso solamente se si presenta come modello da non seguire, da combattere con tutte le forze, vista la condizione in cui è ridotto il demanio marittimo specialmente nel tratto urbanizzato di Ostia.

Le trionfali dichiarazioni del Consigliere Comunale Paolo Ferrara vanno però in altra direzione: “per la prima volta alla Fiera del Turismo di Rimini ci sarà il mare di Roma. Lo abbiamo fortemente voluto”. Ci chiediamo se verranno proiettate le foto del lungomuro, ancora vigorosamente in piedi, così come delle strutture in cemento armato che popolano a perdita d’occhio il demanio marittimo o dei cancelli chiusi a catena ora che, finita l’estate, il mare chiude per “fine ferie”. In mancanza dell’Ordinanza Invernale, in questo periodo di vuoto normativo, c’è chi ne approfitta e senza esporre pubblicamente titoli autorizzativi appende il cartello di “lavori in corso”, su demanio marittimo, chiudendo il cancello di ingresso nonostante su quel tratto “infinito” di “lungomuro” una sentenza del Consiglio di Stato obblighi il concessionario all’apertura di un varco.

Succede nel celebre Stabilimento Mare Chiaro, a pochi metri dal Palazzo del Governatorato, ma nessuno in maggioranza se ne accorge. E non è il solo caso perché anche alla Vecchia Pineta, sulla spiaggia, siamo nella stessa situazione. I cittadini, se vogliono fare una passeggiata sulla battigia, sono costretti ad entrare in acqua in quanto anche i 5 metri, che devono essere lasciati liberi al transito, sono occupati da ostacoli. Qualcuno dirà che sono lavori di manutenzione ordinaria, a fine stagione? Semmai sono lavori che vanno fatti prima dell’avvio della stagione estiva e non alla fine della stessa. E mentre il mare chiude per “fine ferie”, sorgono dalla sera alla mattina sulla spiaggia le palificazioni che ospitano le celebri “reti dei polli” anti intrusione, palificazioni che non hanno senso e sono per altro vitatissime dalle legge Regionale e Nazionale.

E’ un altro modo per dire che “questa è proprietà privata” ma nessuno, così’ come per i cartelli di lavori in corso, se ne accorge e interviene. Naturalmente l’Amministrazione non dice nulla a riguardo e si comporta come se tutto fosse normale. Normalissimo. Addirittura qualche giorno fa il Consigliere Paolo Ferrara, incalzato pubblicamente con una domanda suffragata da dichiarazioni della maggioranza penta stellata pubblicate recentemente su Repubblica dove si annunciavano abbattimenti di abusi su demanio marittimo entro la fine di Ottobre 2019, rispondeva con un laconico “si, nei prossimi mesi le faremo”. Siamo quasi a metà Ottobre e già buttiamo la palla in tribuna con i “prossimi mesi”? Questo modello di gestione del litorale non solo è illegale e immorale ma è anche antieconomico sotto ogni punto di vista. La chiusura di molte strutture alberghiere ne è una delle prove più plastiche”. Così in una nota Marco Possanzini, Segretario Sinistra Italiana X Municipio.