Ostia – “Che le spiagge e il mare di Roma siano sommerse da tonnellate di cemento, in larga parte abusivo, non è una novità così come non è una novità che, nonostante promesse e proclami, nemmeno un pezzetto di intonaco sia stato ancora rimosso. C'è addirittura chi ha utilizzato un pezzo di demanio marittimo come luogo di deposizione permanente di rifiuti, praticamente una discarica e c'è pure chi, al fine di smaltire il legname verniciato delle cabine danneggiate, non si è vergognato di accendere veri e propri falò sulla spiaggia.

Passeggiando poi sul "lungomuro" di Roma, fra abusi e illegalità di ogni tipo, si possono osservare mostruosità di cemento e travertino costruite sul demanio marittimo senza che nessuno sia mai intervenuto per chiederne l'abbattimento. Sia mai. A fronte di questa situazione, nonostante la Commissione Ambiente sia stata puntualmente informata di tutto questo, la risposta del Municipio si limita alla distribuzione di bottigliette di alluminio, con tanto di logo Roma Capitale, al fine di avviare una campagna contro la plastica monouso.

Una iniziativa lodevole, ci mancherebbe altro, ma che appare fortemente riduttiva, palliativa, rispetto agli scempi ambientali che quotidianamente si svolgono e si tollerano sul mare di Roma. Noi consigliamo alla Giunta Di Pillo di distribuire le bottigliette di allumino non davanti alla Casa della Salute, come previsto, ma davanti a tutti quegli stabilimenti balneari dove ci sono quintali e quintali di cemento abusivo sversato sulle spiagge perchè se l'obbiettivo è sensibilizzare i cittadini a rispettare l'ambiente, il mare e le spiagge, dando il buon esempio, è li che si deve andare, è li che bisogna essere, davanti a quegli ecomostri.

Siamo disposti ad aiutare la Giunta e la Commissione Ambiente nel preparare un calendario di presenze proprio davanti alle mostruosità più caratteristiche del mare di Roma. Non vorremmo mai che l'operazione "plastic free", seppur lodevole, sia il pannicello caldo da "somministrare" alla città per evitare di andare a mettere il dito sulla piaga degli abusi e del cemento selvaggio sul mare di Roma. Lo chiediamo con grande nettezza: Cara Sindaca Raggi, Cara Presidente Di Pillo, quando diventeranno "cemento free" le spiagge del mare di Roma?”.

Così in una nota Marco Possanzini, Segretario Sinistra Italiana X Municipio.