Ostia - “Reputiamo gravissimo il degrado che sta toccando da diversi anni Via della Tortuga, dove nei pressi delle roulotte posteggiate su questa strada sorgono da tempo delle vere e proprie discariche abusive a cielo aperto.

Parliamo di quintali di rifiuti accatastati vicino a questi mezzi, dove presenziano anche delle latrine rurali utilizzate da chi vive abitualmente in questi camper. Davanti a un disagio sociale così pesante, reputiamo però inammissibile che una simile situazione sorga a pochissimi metri da un plesso scolastico di Ostia Ponente: i cumuli di rifiuti con le roulotte sostano proprio all’altezza dei cancelli della “Scuola Tor San Michele”, creando non pochi disagi ai fruitori abituali della struttura scolastica".  Così dichiara Andrea Rapisarda, presidente dell’Associazione Cittadini per il Parco Pallotta.

"Come CdQ conosciamo storie di piccoli studenti che non vengono portati in cortile per evitare d’incrociare la presenza dei rifiuti all’esterno della scuola, con la stessa immondizia che potrebbe attirare topi o addirittura generare problemi di natura igienico-sanitaria all’interno delle aule scolastiche. Ci solleva - prosegue - come l’Amministrazione del X Municipio di Roma Capitale voglia fare chiarezza sugli abitanti di queste roulotte e le loro abitudini, considerato come in all’interno di questi mezzi sono stati avvistati dei minori e soprattutto chi li abita ha la propensione di bruciare materiali – spesso cianfrusaglie – in strada o nei pressi del canneto dietro le palazzine di Via della Martinica dei civici 121 e 149".

"Per l’occasione il nostro CdQ ha richiesto all’Amministrazione l’installazione di bagni chimici per gli abitanti di queste roulotte, così da disincentivare l’utilizzo delle latrine a cielo aperto e scongiurare tutti quei rischi igienico-sanitari che ne possono nascere da un simile utilizzo. Abbiamo oltretutto protocollato un documento per fermare gli abituali roghi di materiali nei pressi delle roulotte, così da evitare pericolosi incendi anche nei vicini terreni abbandonati della zona”, conclude.