Ostia - "Quella di oggi è una vittoria dei cittadini dei Comitati promotori di Ostia Comune che hanno riempito il Municipio X dove si discuteva un documento del M5S che diceva no al progetto di Autonomia presentato in Regione a maggio e per il quale si stanno raccogliendo le firme. Premesso che il Municipio non è tenuto a dare pareri che dopo la raccolta firme spettano alla Regione Lazio, a cui spetterà anche di valutare se i confini proposti dai cittadini siano opportuni o vadano modificati ed allargati ad altri quartieri dell'entroterra, era comunque assurdo che l'ente di prossimità entrasse a gamba tesa nel merito di un progetto portato avanti volontariamente da tanti suoi cittadini i quali, giusto o sbagliato che sia, hanno tutta la libertà di esercitare il diritto costituzionale e democratico di chiedere un Referendum con un progetto mirato. Alla stessa maggioranza a cinquestelle da mesi gli stessi Comitati chiedono un incontro mai concesso e d'altronde pure la Sindaca Raggi, che è anche a capo della Città Metropolitana, non li ha mai voluti ricevere. Ora, dopo aver ritirato il documento veto verso i Comitati referendari, cerchino un confronto serio che sarebbe un bene per tutti, anche perché l'Autonomia non ha colori partitici, ma è trasversale, voluta perciò anche da molti dei loro elettori che fino ad oggi hanno ignorato, per sudditanza verso il Campidoglio o per disinteresse".

È quanto dichiara Andrea Bozzi, capogruppo delle liste civiche "Ora" e "Un Sogno Comune" in Municipio X.

"Nel documento della maggioranza - conclude Bozzi - è rimasto quindi solo un impegno verso la Presidente del Municipio a sollecitare gli enti preposti a realizzare invece le famose riforme della Città Metropolitana previste da 30 anni, ma purtroppo mai realizzate. Su questo siamo tutti d'accordo anche perché gli stessi promotori del Referendum hanno proprio il merito, con la loro attività, di pungolare i partiti che da troppi anni promettono di trasformare i Municipi romani in Comuni Urbani, facendo diventare la Capitale un modello di governo come Parigi o Berlino, ma che in realtà non lo hanno mai voluto fare. E su questo continuerò ad impegnarmi, sollecitando chi governa oggi, cioè il governo giallorosso, che il nuovo Status della Capitale e la necessità di riformare i Municipi lo ha anche messo nel programma, ma che, dopo tante promesse disattese negli anni da altri governi, aspettiamo alla prova dei fatti. Richiesta che non arriva solo da qui, ma da tutti i Municipi della città, anche da quelli del M5s, consapevoli di governare senza poteri veri comunità grandi come una media città italiana. Per questo alla fine della lunga maratona ho votato a favore del documento che abbiamo fatto modificare".