Ostia - Colpito in volto un giovane ragazzo perché indossava la maglietta della Spartak Lidense, squadra locale di calcio fortemente legata ai valori dell'antirazzismo. Accade sabato sera al Blues Cafè, discoteca di piazzale Cristoforo Colombo.

Secondo quanto riportato dai dirigenti della squadra di calcio, il ragazzo è stato avvicinato da due noti esponenti dell'estrema destra locale che dopo un breve commento alla maglietta, hanno colpito sul volto il giovane. I due si sono poi allontanati velocemente dalla discoteca.

"Quello che invece non possiamo accettare, che non fa crescere nessuno e che fa solo rabbia e schifo, è di venire a sapere...che un ragazzo a Ostia sia stato aggredito perché aveva addosso la nostra maglietta - scrivono in una nota, sul profilo Fb della Spartak Lidense - Tanto per chiarire, se fosse necessario: non sono nostre speculazioni mentali, l’aggressore dopo aver apostrofato sarcasticamente la maglietta della Spartak ha colpito al volto senza preavviso e senza 'ragione'. Non c’era nessun diverbio, nessuna lite, nessuna rissa, nessuno screzio, nessuna conoscenza tra loro. Nulla. Solo la maglietta dalla Spartak Lidense". 

Continua la nota della squadra di calcio: "La Spartak ha i suoi valori che tutti conoscono e che ribadiamo una volta di più: antirazzismo, socialità, solidarietà, antifascismo, giustizia sociale, integrazione, tolleranza. Valori che riteniamo dovrebbero essere alla base di qualsiasi contesto umano. Che a qualcuno tutto ciò...possa dare fastidio ci dispiace e ci fa arrabbiare, ma allo stesso tempo non ci stupisce e soprattutto non ci intimidisce in alcun modo". 

Molti gli interventi in solidarietà: "Nel nostro territorio anche indossare una maglietta di calcio potrebbe essere pericoloso - commenta su Fb la rete di associazioni Stand Up - Siamo vicini alla Spartak Lidense!".

"Solidarietà alla Spartak Lidense - scrivono su Fb i ragazzi della Palestra Popolare Lidense - Una Ostia dove un ragazzo non è libero di girare con la maglia della sua squadra di calcio, perché manifestamente antifascista, antirazzista e antisessista, non è la Ostia che ci piace". 

"Un clima esasperato, ma non nuovo - dichiara Giovanni Zannola del PD - Probabilmente sinonimo di specifiche modalità organizzative di forze politiche ben note che trovano spesso spazio nel conflitto sociale sempre più acceso. Organizzazioni politiche locali e nazionali che diffondono un clima violento e pericoloso alimentando la rabbia già presente in tanti ragazzi spaesati che non trovano altro rimedio all'insicurezza sociale ed alla precarietà che attraverso demagogia e populismo. Un clima specifico che trova forza nelle debolezze e da forma alla violenza riuscendo a toccare i giusti tasti in una generazione sprovvista sempre di più di punti di riferimento. Un clima con un nome ben specifico, fascismo. Il quale colpisce non a caso una esperienza sportiva, ma non solo, di solidarietà, giustizia sociale, antifascista. Un logo che rappresenta lo sforzo di tanti ragazzi di combattere il torpore attraverso un pallone ed il tifo collettivo. Riappropriarsi di spazi sociali, ma anche di costumi valoriali ben diversi dalla consuetudine. Piena solidarietà al ragazzo colpito ed agli amici della Spartak Lidense per quanto accaduto. Un cazzotto non può fermare una voce calciante che mira a fare goal nel silenzio del nostro territorio".

"L'aggressione di matrice neofascista avvenuta la scorsa notte ai danni di un ragazzo della Spartak Lidense, squadra di calcio che si ispira ai valori dell'antirazzismo e della giustizia sociale, è un fatto grave che va segnalato all'attenzione di tutte le istituzioni - dichiara Filippo Lange di SEL - Aggressioni violente di questo tipo ricordano i tempi più bui della nostra storia, e vanno contrastate con la massima determinazione, isolando quelle formazioni che scambiano la politica con il bullismo di strada. Esprimo la massima solidarietà con il giovane vittima dell'aggressione e con l'intera squadra dello Spartak Lidense, e la incoraggio a portare avanti il buon lavoro sul territorio".

"Siamo vicini agli amici dello Spartak Lidense e dell'Ardita e a tutti coloro che sono stati vittime di aggressioni ingiustificate, solo per aver espresso la propria appartenenza e fedeltà a dei principi assoluti d'integrazione sociale - Così scrive l'ASD Opti Poba - Dobbiamo essere Tutti uniti per integrare. Non molliamo!".

"Solidarietà ai compagni dello Spartak Lidense per la vile aggressione fascista. - scrive l'ASD Partizan Matese - Mai un passo indietro".
 

"Chi non sa distinguere tra una squadra di calcio e un pugile, o è stupido o si crede un po' fascista - dichiara Rifondazione Comunista del X Municipio - In entrambi i casi è stupido e un pò fascista e negli sport di squadra perderà sempre, mentre come pugile se non sa rispettare le regole del gioco (uno contro uno e con un arbitro ) è anche un pò vigliacco. Il PRC del X Municipio ama la Spartak Lidense".

"La scorsa notte si è consumata, nel nostro territorio, l’ennesima aggressione di stampo fascista ai danni di un ragazzo colpevole di aver indossato una maglietta con stampato il logo della Spartak Lidense, una squadra di calcio locale fortemente legata ai valori dell’antirazzismo e dell’inclusione sociale - dichiara in una nota Marco Possanzini, Coord. SEL X Municipio - Il clima inquietante di intolleranza e di violenza, alimentato in modo strumentale da alcune formazioni politiche, non può lasciarci indifferenti. Sinistra Ecologia e Libertà X Municipio, nel condannare con fermezza ogni forma di violenza e di rigurgito neofascista, chiede alle forze dell’ordine di fare piena luce sull'accaduto individuando i responsabili dell’aggressione e chiede alle Istituzioni di attivarsi immediatamente al fine di contrastare con efficacia e determinazione questi inquietanti e sempre più frequenti rigurgiti violenti e squadristi".